Giorgi sconfitta dalla McHale

Match di secondo turno agli Internazionali BNL tra Camila Giorgi, classe ’91, e Christina McHale, nata nel 1992 a Teaneck, New Jersey, da padre irlandese e madre cubana, cresciuta ad Hong Kong e tornata in America ad 8 anni.

La McHale arriva dalla vittoria per 6/3, 4/6, 6/1 contro la Cirstea, Camila invece da quella contro la Cibulkova per 6/4, 7/6.
Vento molto forte, sul campo intitolato a Nicola Pietrangeli, che disturba le giocatrici. In particolare, in battuta, la Giorgi è infastidita nell’esecuzione del lancio palla, per lei molto alto. Questo le costa subito un break in apertura.
La Giorgi controbatte, con le sue consuete risposte aggressive, ed ottiene l’immediato contro-break.
Nei game successivi, l’italiana inizia ad adeguare il servizio, alzando le percentuali di prime palle in campo, soprattutto quando serve da destra. Anche in risposta Camila passa in controllo; con forti accellerazioni, il suo marchio di fabbrica, impone all’americana il proprio gioco: prime palle dello scambio piazzate profonde, fra i piedi dell’avversaria, quindi brusche aperture di campo, che le valgono sovente dei vincenti. Camila appare più concentrata; l’americana si adatta meno al forte vento, viene costretta quasi sempre sulla difensiva, finendo per concedere palle poco profonde ed alte, sulle quali la Giorgi si avventa chiudendo gli scambi. In mezz’ora il primo set va in archivio, con un perentorio 6/1 per l’azzurra, che mette a segno 11 vincenti con pochissimi errori non forzati.
Nel secondo set, Camila continua inizialmente il dominio, portandosi sul 2 a 0. Poi, però, l’americana riesce a mettere in campo qualche palla profonda in più, l’italiana si intestardisce un po’ nel suo gioco di potenza, anche quando cominciano ad arrivare i primi errori, e questo porta al 2 a 2.
Quinto game combattuto, ma alla fine la Giorgi lo porta a casa; lo sforzo però si fa sentire: subito un contro-break per l’americana. Ora anche la McHale spinge senza paura e si porta sul 4 a 3. Camila inizia a prendersi più rischi, ma purtroppo arrivano più doppi falli che aces, più errori che vincenti, e il set finisce 6 a 3 per l’americana, ad un’ora e 40 dall’inizio dell’incontro.
Nel terzo set, la McHale continua a crescere, sempre più solida da fondo, si prende anche il lusso di alcuni aces e vincenti. La Giorgi paga un gioco troppo scontato, basato in modo ossessivo su vincenti ed accelerazioni, impossibile da mantenere per tutta la partita. L’americana ha ormai preso completamente le misure del campo, Camila le ha perdute. In nemmeno mezz’ora il terzo set va alla McHale, che incontrerà al prossimo turno la cinese Shuai Zhang.

Per l’azzurra tanto rimpianto, per una partita che sembrava essere nelle sue mani, ma anche un chiaro monito: per fare il salto di qualità, servirà lavorare sulla tecnica e sulla tattica, con l’obiettivo di ottenere un gioco più vario, più solido e, soprattutto, maggiormente redditizio in fase difensiva.