Euro 2016: tra novità, mercato e record

Mancano ormai due settimane agli Europei. L’attesa sta per finire. Per un mese tutti i riflettori del Vecchio Continente saranno rivolti verso la Francia e verso una competizione che si annuncia affascinante e combattuta.

Questa edizione sarà ricca di davvero tante novità. La principale e l’allargamento a 24 squadre. Questo ha portato alla creazione di 6 gironi e non più quattro. Un’alta conseguenza di ciò è l’inserimento degli ottavi di finale nella fase ad eliminazione diretta. Quindi non passeranno solo le prime due di ogni girone, ma anche le quattro migliori terze. Un sistema un po’ complicato, ma che garantirà più spettacolo, adrenalina e probabilmente anche qualche sorpresa impronosticabile ed inattesa. Un po’ come avvenuto con le qualificazioni, che hanno visto l’eliminazione dell’Olanda e l’approdo di una sorprendente Albania dell’italiano Gianni De Biasi, inserita nel girone con la padrona di casa Francia, la Romania e la Svizzera, allenata da una vecchia conoscenza del calcio italiano, Vladimir Petkovic.

L’Europeo sarà, come sempre, la possibilità per molti calciatori di mettersi in mostra. La vetrina è di quelle importanti e molte trattative di mercato, senza alcuna dubbio, passeranno dai terreni di gioco transalpini. Sicuramente, parlando della Francia, Paul Pogba avrà l’occasione per ottenere la definitiva consacrazione a livello internazionale. I galletti sono tra le principali favorite e una vittoria potrebbe far anche traballare le certezze juventine  riguardo la permanenza del centrocampista. Qualcuno busserà alle porte di Corso Galileo Ferraris. C’è anche chi magari non è molto conosciuto ai più e può prendersi definitivamente il palcoscenico. E’ il caso, ad esempio, di Milik, attaccante polacco che sta facendo faville nell’Ajax. In molti hanno già messo gli occhi su di lui. In Nazionale ha la sfortuna di giocare con un certo Lewandowski, ma questi Europei rappresentano per lui un banco di prova non indifferente. E occhio anche ai numerosi talenti della Croazia, una delle mine vaganti più pericolose del torneo. Per non parlare della rosa del Belgio, avversario dell’Italia nel girone. Potrebbero essere queste due squadre le vere sorprese? Probabilmente sì.

L’allargamento a 24 squadre è stato fortemente voluto dall’ex presidente dell’UEFA Michel Platini. Peccato che l’ex numero 10 della Francia e della Juventus potrebbe pagarne le conseguenze. Dal punto di vista calcistico s’intende. E infatti a lui che appartiene il record  di gol segnati nei Campionati Europei. Le Roi li segnò tutti in un’unica edizione, quella del 1984, vinta proprio dalla sua Francia. Guardando la classifica, si nota come a soli tre gol di distanza ci siano, oltre a giocatori non ancora in attività come Kluivert, Henry e Van Nistelrooy, Zlatan Ibrahimovic e Cristiano Ronaldo. E attenzione che con una rete in meno c’è Wayne Rooney. Il problema per l’attaccante inglese è però la non sicurezza di aver una maglia da titolare, vista la concorrenza di Vardy, Kane e Sterling. Ibra invece è un punto fermo della Svezia e soprattutto è quello che ha segnato di più nelle qualificazioni. Certo non sarà semplice contro le difese di Belgio e Italia. Sulla carta CR7 sembra avere avversarie più abbordabili, in primis l’Ungheria, che ha una delle peggior difese, se ci si basa sul numero dei gol incassati. Difficile però fare pronostici. Conterà molto chi riuscirà a passare il turno. A quel punto il record di Platini potrebbe diventare solo un lontano ricordo.