Denise Pipitone scomparsa nel 2004: la madre Piera Maggio scrive una lettera.

Denise Pipitone scoparsa 1 settembre del 2004

Il giorno 1 settembre del 2004 a Mazara del Vallo è scomparsa la piccola Denise Pipitone.
Un grande mistero che ancora oggi non è stato risolto.
Denise Pipitone quando è allontanata dalla sua famiglia contro la sua volontà aveva 3 anni, oggi ne avrebbe 13 di anni.
Piera Maggio, la madre, giustamente ancora oggi continua la sua ricerca disperata per ritrovare sua figlia, una figlia che tanto amata dai genitori che dentro il loro cuore sanno di sicuro che la loro, piccola donna, oggi è ancora viva.
La piccola Denise, il giorno del tragico episodio ha seguito con tranquillità e fiducia il suo rapitore; neanche un urlo o un pianto, nessuno che possa ricordare qualcosa di strano.
Subito la madre di Denise segnala tra le perone da lei sospettate l’ex moglie del convivente e anche la sorellastra della bimba, Jessica.
Ma oggi questa storia triste, purtroppo è ancora un capitolo aperto.
Piera Maggio, una madre courage, oggi tenta un’altra carta.. sperando di riaccendere nella mente di Denise un ricordo lontano celato fra i suoi pensieri passati, che possa far ritornare alla piccola nella sua mente il volto, la voce della sua vera madre.
Ecco leggete questa lettera dalle parole colme d’amore, piene di speranza che Pietra Maggio dice alla cara Denise:

Ciao tesoro mio, tu forse non ti ricordi di me, io sono la tua mamma, mi chiamo Piera. Sono trascorsi dieci lunghi anni senza poterti vedere senza poterti abbracciare e coccolarti come spesso facevo, mi manchi tantissimo. Oggi sarai diventata una bellissima signorina di quasi quattordici anni, che sicuramente non conosce la sua vera identità. Ti chiami Denise, questo è il tuo vero nome, ti abbiamo fortemente voluta, sei nata a Mazara del Vallo in Sicilia, poi all’età di quasi quattro anni, delle cattive persone ti hanno portata lontano da noi, strappandoti dal nostro amore, facendoci soffrire lasciandoci nell’angoscia più totale.
Quando eri piccolina all’età di tre anni, ti piaceva tanto cantare, conservo ancora le canzoncine mentre lo facevi. I tuoi cartoni preferiti erano Hamtaro Piccoli Criceti e le sventure di Sophie, la mattina se non terminava la puntata non volevi andare alla scuola materna. Una volta hai voluto che ti comprassi “la bambola di vetro” così la chiamavi tu! si trattava di una bambola di porcellana, io non volevo fartela tenere fra le braccia per paura che si rompesse e ti facessi del male, non c’è stato nulla da fare era una delle tue preferite e l’hai anche chiamata Sophie, la protagonista del tuo cartone.
Ricordi, prima di andare a letto ti raccontavo la favola, tu recitavi le preghierine in compagnia del tuo angioletto Serafino, e dopo beatamente ti addormentavi senza troppe storie. Eri troppo forte e divertente quando facevi le imitazioni delle persone che più ti colpivano, e poi quella mania che avevi delle scarpe con i tacchi e le borse, se vedevi qualcuno che indossava delle scarpe che a te piacevano, allora gli chiedevi “me lo fai fare un giro?”.
Per non parlare della stranezza che provai quando un giorno tu, seduta a guardare la tv della domenica mattina, ti senti dire mentre guardavi la messa, che eri estasiata dal talare che indossava il prete che celebrava la funzione, cosa insolita per una bambina di quattro anni, ti piacque così tanto che commentammo insieme quale ti era sembrato più bello.
E poi da piccola eri una crocerossina perfetta, ti munivi di cotone intriso di l’alcool, ed eri pronta a curare gli altri, guai se notavi qualcuno di noi con qualche crosticina… Sempre nel 2004, esattamente nel mese di giugno, dopo aver partecipato al matrimonio di un parente, sei rimasta colpita dall’abito da sposa e dal velo nuziale, tanto da giocare con la tua cuginetta “allo sposo e alla sposa”, dicevi sempre che andavi al tuo “patrimonio” storpiando la parola, si! … perché nelle tue fantasie di bambina, un giorno ti saresti sposata per indossare il velo e l’abito che tanto a te piaceva. Ricordo con rammarico quella volta che ti ho dato qualche sculacciata, oggi per questo mi sento un po’ in colpa… Avrei tante altre cose da scrivere, non basterebbe una pagina, e quindi mi fermo qui!.
Adesso quello che ci rimane sono quei bei ricordi di una bambina tanto buffa e birichina che amava tanto parlare, sorridere e scherzare e che risultava molto più matura rispetto alla sua età, che sapeva esprimere tanto amore verso chi gli voleva un bene dell’anima. Denise, sei sempre nei nostri pensieri, nei nostri cuori, hai lasciato un vuoto immenso in noi, manchi tantissimo al tuo papà e a tuo fratello che ha tanto sofferto la tua assenza. Oggi il dolore ha assunto un retro gusto di rabbia e frustrazione, per tutto quello che è successo in questi anni. Tante sono le persone che ti vogliono bene, ma anche quelle che hanno voluto che questo male continuasse e agisse nel silenzio…
Noi siamo qui ad attendere con speranza il tuo ritorno, vogliamo giustizia per coloro che questo male abominevole e disumano lo hanno procurato! Io non mi arrendo, noi non ci arrendiamo! E assieme a me, tutte le persone che ti vogliono bene e che attraverso noi, hanno imparato a conoscerti!!! Ovunque tu sia spero che tu stia bene e che ti senta amata come avremmo fatto noi.
Non so dove, non so quando, io ti riabbraccerò! TI VOGLIAMO UN MONDO DI BENE! P.S. Denise, se ho suscitato in te un qualche ricordo o se ti riconosci in quello che ho scritto, mettiti in contatto con noi! La tua mamma, Piera Maggio (Pietra)

Denise, ho creduto giusto pubblicare questa lettera scritta da tua madre per te, perché se per caso navighi nel nostro sito ed fra queste righe, ti colpisce qualche frase, ti riaffiora un ricordo del tuo passato, non esitare nel contattarci in modo riservato, noi tutti aspettiamo un tuo piccolo cenno, dai ti prego cerca di superare tutti gli ostacolo che ti bloccano e ritorna fra le braccia di tua madre.

 

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