Alessia Mendes: uccide il marito, ma la sentenza fa discutere

Alessia Mendes: uccide il marito, ma la sentenza fa discutere
Alessia Mendes: uccide il marito, ma la sentenza fa discutere

Alessia Mendes (40 anni) è un’attraente e giovane transessuale italo-brasiliana di professione ballerina di lap-dance. La Mendes ha di recente fatto discutere l’intero Paese per la sentenza da parte dei giudici dopo l’omicidio attuato dalla trans nei confronti del marito. L’assassinio venne consumato il 22 Giugno 2017. Queste le dichiarazioni della Mendes agli inquirenti subito dopo l’arresto:

‘Lui mi voleva ammazzare a coltellate, io l’ho disarmato e l’ho colpito a mia volta per proteggermi’

Alessia era stufa, in quanto in passato suo marito l’aveva già pestata varie volte. La Mendes aveva aggiunto che non era sua intenzione uccidere l’uomo, ma di essere stata costretta per legittima difesa.

Alessia Mendes: il marito era stato denunciato due volte

Alessia aveva ucciso suo marito Alessio Rossi (35 anni al momento della morte) un meccanico senza lavoro, almeno nell’ultimo periodo della sua vita. Il delitto avvenne a Genova nell’abitazione dei due coniugi. Alessia Mendes venne accusata di omicidio volontario e posta a regolare processo. Nei suo confronti, il pm Paola Crispo aveva chiesto 16 anni di carcere senza attenuanti. In aula, senza alcun tentennamento, Alessia aveva più volte ripetuto la sua versione dei fatti:

‘…L’avevo già denunciato in passato due volte, per le sue violenze ed abusi… Quel giorno voleva ammazzarmi, Mi sono solo difesa’

Alessia Mendes ha sempre dichiarato di essere stata innamorata di suo marito Alessio, nonostante fosse un violento. Fatto sta che negli ultimi tempi, la donna sarebbe stata tenuta segregata dal coniuge.

Assoluzione finale

Dopo quanto accaduto, Alessia Mendes è stata incredibilmente assolta, divenendo addirittura un’eroina delle donne. Il Tribunale ha infine deciso per la scarcerazione della 39enne, reclusa dal 22 Giugno 2017, giorno dell’omicidio del marito e del suo arresto.

Fondamentali per l’assoluzione della Mendes sono state le testimonianze dei vicini ed il lavoro del perito Nicola Caprioli, il quale durante le opportune indagini aveva trovato macchie di sangue all’interno dell’abitazione della trans. Litigi furiosi quelli tra Alessia ed il marito Alessio Rossi, abituale consumatore di crack. A difendere la Mendes, anche l’avvocato Rachele De Stefanis che ha dimostrato tutti i soprusi subiti dalla ballerina italo-brasiliana.