Cancro al polmone: Stando a uno studio canadese un gruppo di farmaci utilizzati per la riduzione della pressione potrebbe aumentare il rischio di cancro ai polmoni. La ricerca ha preso in esame una classe particolare di farmaci, ovvero gli Ace-inibitori, utilizzati per il trattamento della pressione alta.
Cancro al polmone e farmaci anti-ipertensione: i risultati dello studio
Gli autori dello studio hanno preso in esame quasi un milione di pazienti trattati con antipertensivi tra il 1 gennaio del 1995 e il 31 dicembre del 2015. Tra questi hanno riscontato quasi 8mila casi di tumore al polmone. Tenendo conto di questi dati è emerso che gli Ace-inibitori aumenterebbero il rischio di cancro polmonare del 14% rispetto ad altri farmaci utilizzati per la pressione. Nei pazienti che asssumevano gli Ace-inibitori da 10 anni il rischio è aumentato fino al 30%.
Perché gli Ace-inibitori aumenterebbero il rischio di ammalarsi
Dalla ricerca emerge che i pazienti che assumono questi farmaci da più di 5 anni già sarebbero a rischio di sviluppare il cancro ai polmoni. Per i ricercatori questo aumento del rischio di tumore deriverebbe dall’accumulo nel tessuto polmonare di particolari sostanze chimiche, quali la bradichinina, che potrebbero favorire lo sviluppo di questo tipo di tumore. Tuttavia gli stessi ricercatori spiegano che il loro è uno studio osservazionale, per cui non è stato individuato alcun rapporto di causa ed effetto tra questo tipo di farmaco e lo sviluppo di una patologia tumorale. Inoltre sottolineano che il campione preso in esame è limitato per trarre conclusioni definitive. Pertanto saranno necessari altri studi:
“con follow-up a lungo termine per studiare gli effetti di questi farmaci sull’incidenza del cancro del polmone”
Lo studio, di cui vi abbiamo dato conto in questo articolo, è stato publicato sulla rivista British Medical Journal.