Superenalotto, la speranza della sestina milionaria

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Lotto, Superenalotto e gli altri concorsi continuano a eccitare le ambizioni degli italiani. Tutti alla ricerca del colpo di fortuna in grado di migliorare la propria vita.
“Ho giocato tre numeri al lotto, venticinque sessanta e trentotto”.
Raccontava così il suo sogno Renato Carosone nel 1952, con una canzone destinata a piazzarsi nelle orecchie di milioni di italiani da quel momento in poi, insinuando scaltramente la seduzione di sfidare la sorte e giocare proprio sul terno così esplicitamente presentato.
D’altronde, il nesso tra sogno e gioco è veramente molto forte e coinvolgente, specialmente a Napoli, dove esiste una lunga tradizione che culmina nella “Smorfia”, ovvero in un libro che rivela la connessione tra ciò che la nostra mente ci presenta durante il sonno e un numero, buono per una combinazione vincente. Vale a dire ogni oggetto, visione, individuo, figura sognato ha una sua traslazione in una combinazione da giocare all’insigne concorso.
In questi ultimi tempi gli eventi sono un po’ cambiati, in quanto il Lotto non è più l’unico ricevente delle preghiere dei napoletani e di tutti gli italiani, agevolato in codesto dovere dalle altre lotterie che sono state sviluppate nel corso degli anni.
La più famosa e ambita è quasi certamente il Superenalotto: introdotto nel 1997, ha incominciato ad appassionare subito i giocatori per il suo montepremi miliardario prima (all’epoca delle lire) ed euro-milionario poi, per merito del sistema dell’accumulo dei premi in un jackpot.
Basti pensare che la vincita superiore ottenuta supera i 177 milioni di euro (avvenuta nel 2010 e risultato di un complesso di 70 quote da 24 euro l’una giocato online, che ha indovinato la sestina vincente dopo ben nove mesi di gioco), ma le vincite straordinarie non sono state poche.

estrazioni super enalotto

Per trasformare di continuo  il coinvolgimento, sono state portate varie trasformazioni: in questa categoria, forse la più fondamentale è stata l’introduzione del numero denominato “superstar”, avvenuta nel 2006, poi successivamente modificata. Oggi, il superstar è un numero accidentale racchiuso tra 1 e 90, libero dalla sestina del Superenalotto, abbinato a specifiche combinazioni. Lo si può selezionare anche autonomamente, marcandolo sull’apposita zona della schedina, e dà diritto anche a premi istantanei e in contanti se si è baciati dalla fortuna (da 5 a 10mila euro al momento della omologazione della giocata). Oltre a questo, se il numero “jolly” che si è deciso viene anche scelto, si ha diritto ad altri premi.
Fratello più piccolo dei giochi fin qui citati è il 10 e lotto, nato nel 2009. Sull’immancabile schedina, chi gioca può selezionare da 1 a 10 numeri (sempre fino alla consueta numerazione fino a 90) e tre diverse procedure di partecipazione: “estrazione immediata”, “estrazione del Lotto” ed “estrazione ogni 5 minuti”. Con la prima, alla omologazione della puntata il terminale estrarrà istantaneamente e casualmente 20 numeri, con cui sperimentare la fortuna. Se si decide la seconda opzione, invece, la combinazione vincente viene determinata dai primi due numeri delle ruote del Lotto, esclusa quella Nazionale. Da ultimo, dal 2009 è stata introdotta la possibilità di scommettere ogni cinque minuti, nelle ricevitorie abilitate (che espongono uno schermo fisso sui risultati) o su internet, lungo tutto l’arco delle 24 ore, con estrazioni fissate per l’appunto ogni trecento secondi.
Che gli italiani siano un popolo di scommettitori, lo dice non solo la nostra tradizione, ma anche il quadro dei dati sulla raccolta formale del mercato dei giochi nel nostro Paese. Nel 2013, benché un lieve calo rispetto all’anno precedente, il totale è ammontato a quasi 85 miliardi di euro, invece la spesa effettiva dei nostri connazionali ha avvicinato quota 17,1 miliardi di euro. Questo si è convertito in importanti risorse per le casse dello Stato: le entrate erariali derivanti dal gioco sono passate infatti a quasi 8,2 miliardi del 2013, pari a un’ espansione dell’1,8% nei confronti degli 8 miliardi del 2012.
Il concorso che sembra in migliore stato, resistendo anche ai colpi della crisi, è proprio il “vecchietto” del gruppo, il Lotto. Se invero Superenalotto, Winforlife e altri giochi numerici raccolgono 1,4 miliardi in complesso nel 2013 (vale a dire, il 22,7% in meno rispetto all’ anno precedente), il Lotto sale a 6,3 miliardi di euro, con un incoraggiante +1,8% sui 12 mesi.
Non è insomma un caso (né una scommessa alla cieca…), che la Sisal, la società che ha in direzione il Superenalotto, abbia scelto di incominciare la strada di Piazza Affari e della Borsa, presentando richiesta di stima delle proprie azioni ordinarie sul mercato telematico azionario organizzato e gestito da Borsa Italiana.
Attualmente la Sisal conta su un sistema di 46mila ricevitorie diffuse su tutto il territorio} nazionale (di cui 220 di proprietà diretta), in cui non solo è si è in grado di giocare una schedina del Superenalotto o di un altro gioco a pronostici, ma anche compiere una ricarica alla scheda del cellulare o pagare una fattura, una multa o comunque un bollettino rientrante nella specie dei “servizi di pagamento”. Un sistema che ha contribuito a fare un clima particolare, di sicurezza, coinvolgendo i circa 14 milioni di utenti/consumatori e generando ricavi gestionali in sviluppo del 3% nel primo trimestre 2014 rispetto allo trascorso anno, con ottimi risultati su vendite e redditività.