Oncochip per scoprire i tumori nelle persone a rischio e aumentare l’efficacia delle cure

Tumori nuove cure

Oncochip: Si tratta di un dispositivo tecnologico messo a punto dai ricercatori dell’Alleanza contro il cancro. Lo scopo è di individuare le persone che sono predisposte allo sviluppo di un tumore per fattori genetici e familiari, ma che non sanno di esserlo. Ne ha dato notizia la stessa associazione nel corso del suo terzo meeting annuale all’Irccs dell’Ospedale San Raffaele di Milano.

Oncochip: cos’è

Nel 2019 questo dispositivo sarà sperimentato su 4000 pazienti in tutta Italia. In realtà già nel febbraio di quest’anno i ricercatori hanno iniziato a testare un “oncochip” per sequenziare il tumore al polmone. Ruggero de Maria, presidente dell’Acc, spiega che la novità consiste nel fatto che:

“Il nuovo oncochip universale rappresenta un’evoluzione del precedente Lo testeremo inizialmente sui tumori di ovaio, mammella e colon, cioè quelli con la più alta familiarità. I 4000 pazienti saranno arruolati in 20 dei nostri Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (Irccs) e in una decina di ospedali”

Oncochip: come funziona

Questo nuovo dispositivo diagnostico mette a confronto il Dna presente nel sangue del paziente con quello che viene estratto da una biopsia del tumore. I risultati consentono di individuare alcuni punti di vulnerabilità del tumore, che quindi possono diventare dei bersagli terapeutici. Riguardo alle possibili applicazioni di questo nuovo strumento, De Maria spiega che:

“Se questo dispositivo venisse impiegato di routine su larga scala nei pazienti oncologici, potremmo usare le terapie in modo più mirato, ma non solo: potremmo scoprire più facilmente se i pazienti hanno familiari a rischio che possono beneficiare di un programma di prevenzione”

D’altronde in Italia, stando alle stime, sono circa mezzo miline le persone con una una forte predisposizione al cancro, ma che non hanno ha consapevolezza di questa familiarità. Pertanto conclude de Maria:

“Con l’oncochip potremmo far emergere questo sommerso, con costi paragonabili a quelli degli attuali test diagnostici”.