Italiani troppo poveri per comprare i farmaci: mezzo milione rinuncia alle cure

Farmaci antinfiammatori

La spesa per i farmaci è un capitolo indigesto per molte famiglie italiane. In particolare dal Rapporto 2018 – Donare per curare: Povertà Sanitaria e Donazione Farmaci emergono dati drammatici che evidenziano disuguaglianze sempre più marcate e profonde.

Farmaci: non tutte le famiglie possono permetterseli

Dal rapporto ad esempio emerge che oltre mezzo milione di italiani (539mila) nel 2018 ha dovuto rinunciare alle cure. In termini generali, più di 13 milioni di persone hanno dovuto limitare le spese per visite ed accertamenti.

Sempre dal documento si evidenzia che i poveri in tema di salute spendono un quinto rispetto agli altri. Inoltre a causa di spese urgenti non più differibili impiegano per le spese sanitarie solo il 2,54% del budget totale a loro disposizione, a differenza del 4,49% delle famiglie non povere.

Detto in altri termini, non possono spendere più di 117 euro all’anno per la salute a differenza dei 703 euro l’anno a cui possono attingere le altre persone. Per dare una misura concreta di questi dati basti pensare alle spese odontoiatriche: chi si trova in stato di indigenza spende meno di 30 euro all’anno rispetto ai quasi 300 del resto della popolazione.

In effetti non è un caso che la cattiva condizione di salute del cavo orale sia diventato un indicatore dello stato di povertà sia economica che culturale.

Dati sulla povertà: il commento dell’esperto

Sergio Daniotti, presidente della Fondazione Banco Farmaceutico onlus, così commenta questi dati:

“Sono davvero troppe le persone che non hanno un reddito sufficiente a permettersi il minimo indispensabile per sopravvivere. I dati pubblicati quest’anno nel Rapporto sulla povertà sanitaria dimostrano che il fenomeno si è sostanzialmente consolidato nel tempo e che, prevedibilmente, non è destinato a diminuire sensibilmente nei prossimi anni. Siamo anche convinti che il nostro Paese sia caratterizzato da una cultura del dono che si esprime in maniera particolarmente visibile durante la Giornata di raccolta del farmaco, quando centinaia di migliaia di cittadini donano un medicinale a chi è più sfortunato”.