Umberto Varriale: il grande talento del calcio in Campania

Il calcio che ama la vita

Il calcio in Campania è molto sentito soprattutto come sport di aggregazione tra i giovani. In particolare, uno dei grandi talenti partenopei è sicuramente Umberto Varriale. Classe ’91, napoletano verace, Umberto ha militato in diverse ed importanti squadre del panorama calcistico italiano.

Tra le squadre principali ricordiamo Avellino, Acireale, Cavese, Sambenedettese, Torrecuso, Isola Liri, Gragnano, Picerno, Torres, Gladiator e Corigliano. La sua esperienza più forte è stata sicuramente al Napoli dove, militando in prima squadra con giocatori del calibro di Lavezzi, ha avuto modo di apprendere tanto da quell’esperienza. Attualmente, l’attaccante napoletano, milita tra le fila del Cervinara, squadra della categoria Eccellenza.

Certi amori fanno dei giri immensi…

Il calcio in Campania è considerato come una vera e propria religione, da rispettare e da amare all’occorrenza. Il nostro Umberto, 27 anni compiuti a Marzo, ama cosi tanto questo sport che spera di poter vivere di ciò ora e per il prossimo futuro. Il suo sogno nel cassetto è quello di poter tornare nella squadra del suo cuore, il Napoli, per continuare quel progetto calcistico interrotto troppo presto con la seconda forza del campionato italiano. Un attaccante generoso che segna e fa segnare. Un talento che farebbe gola a tantissime squadre italiane di diverse categorie.

Un grande uomo

E’ risaputo che il calcio in Campania formi i ragazzi a diventare anche grandi uomini ed è quello che è successo al nostro Varriale. Sposato con sua moglie Francesca, i due hanno messo al mondo tre gioielli: Gennaro, Christian e Fatima. Nonostante la sua giovane età, Umberto, si pone come obiettivo principale quello di regalare un futuro meraviglioso alla sua famiglia straordinario.

Il suo gran cuore e la sua grande attenzione per gli affetti, lo porteranno lontano. Un calciatore d’altri tempi che oltre ad essere un gioiello in mezzo al campo si rivelerebbe essere anche un grande uomo-spogliatoio per la sua spiccata sensibilità d’animo.