Quiz televisivi, dal 2019 cambia tutto

Dal 2019 per i quiz televisivi spariranno i famosi e controversi gettoni d’oro. Ecco come cambieranno le vincite dei concorrenti.

Telequiz, spariscono i premi in gettoni d’oro

Da quando esistono in televisione i quiz, i giochi a premi, si è sempre parlato di vincita in gettoni d’oro. Questa modalità, tuttavia, era scomoda e sconveniente per i concorrenti vincitori. Il motivo risiede nel fatto che la cifra vinta nel quiz non corrispondeva mai a quella che poi arrivava nelle tasche del concorrente.

Infatti, ad una vincita in gettoni d’oro si dovevano sottrarre una ritenuta fiscale del 20%, la spesa di spedizione e il cambio da oro a denaro contante, cifra che variava a seconda del valore dell’oro ovviamente. Come spiega Davide Maggio dal suo sito ufficiale, anni fa ci fu anche un’inchiesta perché erano emersi dei movimenti strani nelle aziende che mettevano in palio premi in gettoni d’oro. Ebbene, dal 2019 questi spariranno.

Telequiz, i concorrenti potranno avere denaro contante

Dal 1 gennaio 2019 spariranno i premi in gettoni d’oro. Finalmente, quello che era chiamato ‘l’inganno dei gettoni d’oro’ per permettere alle aziende di aggirare i divieti di legge, finirà molto presto.

I concorrenti avranno la possibilità di ricevere in premio denaro contante e questo permetterà una cifra senz’altro molto più vicina a quella realmente vinta nel gioco. Gerry Scotti, grande intenditore dei quiz televisivi, si è esposto sull’argomento a Italia Oggi. Il conduttore ha rivelato:

Potremo finalmente premiare i concorrenti con denaro cash e mettere fine a questa farsa dei gettoni d’oro. Per 50 anni i quiz in sostanza hanno arricchito il terziario dei premi. Adesso potremo premiare solo i concorrenti con soldi veri.

Gerry Scotti ha fatto un esempio molto pratico della questione. Se un concorrente vinceva 100 mila euro, subito sapeva di dover togliere il 20%, quindi si arrivava già a 80 mila. Poi per il cambio dell’oro ne venivano offerti 60 mila. Quindi alla fine si riduceva il premio a poco più di metà di quanto effettivamente vinto. Dal 2019, nonostante le consuete trattenute, non sarà più così.