Michael Schumacher la brutta notizia poche ore fa: il medico rompe il silenzio

Michael Schamacher
Come sta oggi Michael Schumacher

Come sta veramente Michael Schumacher? Ecco finalmente svelata la condizione di salute dell’ex campione di formula uno

Michael Shumacher, il pilota amatissimo da tutti gli appassionati d Formula 1 e rimasto vittima di un incidente nel 2013, è giunto ormai al suo quinto anno in coma. Anche se, secondo gli esperti, parlare di come non è del tutto appropriato.

La ”zona grigia” dello stato vegetativo

Sono passati cinque anni da quando Michael Shumacher, famoso quanto amato pilota di formula 1, rimase vittima di un incidente mentre sciava sulle Alpi Francesi. L’incidente ha mandato l’ex pilota in uno stato di incoscienza, che però secondo gli esperti non è assimilabile al coma.

Pare infatti che Schumacher abbia conservato tutte le principali funzioni vitali, è infatti in grado di respirare in autonomia e anche le funzioni cardiocircolatorie, digerenti e urinarie sono conservate, così come anche qualche riflesso basilare.

Lo stato del pilota, nella pratica medica, si chiama stato vegetativo e sopraggiunge quando il soggetto risulta autonomo nelle funzioni primarie ma costantemente dissociato dagli stimoli esterni.

La condizione di Michael

Questo avviene perchè il sistema ARAS, che è un insieme di neuroni che si occupano di generare una risposta agli stimoli esterni, risulta spento come nel sonno. A differenza del normale sonno però, questi neuroni non si riaccendono più, portando l’individuo a rimanere completamente slegato ed insensibile agli stimoli esterni.

Ed è proprio questa, secondo gli specialisti, la condizione di Michael Shumacher.
Grazie all’elettroencefalogramma, infatti, si è visto che il cervello del pilota conserva un’attività per molti aspetti normale. E’ conservato il ritmo sonno-veglia e tutta una serie di riflessi come quello della deglutizione o delle palpebre, tuttavia non c’è alcun segno di risposta agli stimoli esterni,per quanto forti essi siano.

La prognosi e gli altri casi

In realtà lo stato vegetativo è molto comune tra i soggetti che hanno subito un forte trauma cranico o che sono stati in mancanza di ossigeno (ipossia) per molto tempo.
Solo in italia sono più di 3.500 le persone che si trovano in tale stato.

Purtroppo, ad oggi, nessun paziente finito in questo stato ha mai recuperato la piena cognizione del mondo e degli stimoli esterni e la prognosi è molto spesso infausta entro i 5 anni, anche se non sono mancati casi di pazienti rimasti per più di un decennio in stato vegetativo.

Quello che è certo è che lo stato vegetativo rimane una ”zona grigia” della medicina moderna, sollevando anche una serie di problemi di ordine etico e morale ampiamente discussi in campo scientifico.