La sindrome da stanchezza cronica potrebbe essere causata dall’iperattività del sistema immunitario. E’ quanto emerge da uno studio condotto dai ricercatori del King’s College London’s Institute of Psychiatry, Psychology & Neuroscience. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Psychoneuroendocrinology.
Sindrome da stanchezza cronica: i risultati dello studio
I ricercatori sono giunti a queste conclusioni dopo aver preso in esame 55 casi pazienti affetti da epatite C. E’ noto che il trattamento di questi pazienti col farmaco interferone-alfa determina una reazione molto potente da parte del sistema immunitario. Questo perché il farmaco colpisce le difese di queste pazienti come una infezione.
Tale reazione sarebbe simile a quella che si manifesta anche nei pazienti affetti dalla sindrome. Il trattamento, inoltre, in alcuni pazienti dà luogo a fatica persistente. I ricercatori hanno quindi studiato l’attività del sistema immunitario e la fatica nei 55 pazienti trattati con l’interferone-alfa. Stando ai risultati, 18 dei 55 pazienti, hanno sviluppato un affaticamento prolungato, che si è protratto oltre 6 mesi dopo il trattamento. Inoltre, in questi pazienti si è assistito anche a un raddoppio delle molecole interleuchina-10 e interleuchina-6. Queste molecole presentavano livelli più elevati anche prima dell’inizio del trattamento.
Così hanno concluso i ricercatori:
“Ciò che questi dati suggeriscono fortemente è che le persone che sviluppano la sindrome da stanchezza cronica in risposta a un’infezione lo fanno perché il loro sistema immunitario è pronto a reagire in modo eccessivo“
Ed ancora:
“Questa è una luce nella nebbia, una direzione di viaggio. Anche se lo screening è molto lontano, i nostri risultati sono il primo passo per identificare chi è a rischio di ammalarsi”
Alla base di questa iperattività del sistema immunitario potrebbe esserci una predisposizione genetica, ma serviranno altre ricerche per confermarlo.