Il Brasile è una delle nazioni più grandi al mondo, perciò produce, importa, esporta e soprattutto inquina. Allo stesso tempo nascono anche numerose associazioni e idee in grado di migliorare la quantità di diossido di carbonio emesso dagli inceneritori. Gli amici dell’ambiente fanno di tutto per salvare il nostro pianeta e salvaguardare la salute di tutti gli esseri viventi per donare un futuro migliore alle prossime generazioni.
Questa iniziativa è nata dalla mente di Juan Muzzi, e si tratta di biciclette interamente prodotte utilizzando scarti di plastica e bottiglie destinate ad essere bruciate. Vengono chiamate Muzzicycle e sono delle mountain bike davvero performanti e dal design accattivante; il telaio in plastica è disponibile in numerosi colori: blu, bianco, grigio, rosso, verde; insomma, tutte le tonalità che vengono utilizzate anche nelle comuni biciclette con il telaio in metallo.
Per fabbricare una Muzzicycle sono necessarie 200 bottiglie riciclate e un grande spirito ecologista. Nello stabilimento del signor Muzzi si impiegano solo due minuti per produrre una di queste “eco-biciclette”. Il risultato? Meno inquinamento (sia per il ridotto consumo necessario per fabbricarle sia evitando che le bottiglie vengano bruciate), maggior resistenza del telaio, più aria pulita e un costo notevolmente ridotto. La plastica è più leggera, non arrugginisce, può essere nuovamente riciclata e permette di abbattere il prezzo del 50%; un materiale simile è anche molto elastico e riesce ad assorbire i possibili urti anche senza l’aiuto degli ammortizzatori, dei quali fra l’altro è sprovvista.