Mangialonga: tra escursionismo e volontariato

Mangialonga CAI-AVIS
Mangialonga Castelpoggio-Campocecina: CAI e AVIS uniti nello spirito donatorio

Mangialonga: camminare nella natura per sostenere le donazioni di sangue

Una “mangialonga“, termine che fa un ironico riferimento alle più famose “marcelonghe” è, al pari di queste ultime, una camminata; la differenza sostanziale sta nelle numerose soste culinarie che la caratterizzano. Durante la facile escursione, infatti, sono previste svariate soste mangerecce: colazione, merenda, spuntini e pranzo. Queste camminate gastronomiche sono molto diffuse in tutto l’arco alpino, da sempre all’avanguardia nelle iniziative turistiche; quella di quest’oggi, 31 agosto, è stata la prima nella zona delle Alpi Apuane, splendide montagne prossime al mare, situate nel nord ovest della Toscana. L’evento ha visto la collaborazione tra le locali sezioni del CAI, Club Alpino Italiano e dell’AVIS, per sensibilizzare alla nobile causa della donazione di sangue.

Mangialonga: cibo, montagna e moto donatorio, un trinomio vincente.

Rifugio CAI Carrara
Rifugio CAI Carrara, punto di arrivo dell’evento

Come già detto, la mangialonga è una manifestazione che viene spesso organizzata a scopo turistico e ricreativo; l’evento odierno, però, ha avuto la particolarità di vedere affiancarsi, e diventare dominante, la lodevole mission dell’AVIS: far conoscere e promuovere la donazione di sangue. L’AVIS di Carrara, infatti, ha contattato la locale Sezione del Club Alpino Italiano, la quale si è prestata di buon grado all’iniziativa, mettendo a disposizione i propri accompagnatori.
La risposta della popolazione è andata oltre ogni aspettativa; ben 260 persone si sono radunate di buon mattino presso il paese di Castelpoggio, dal quale, sotto l’attenta guida degli esperti escursionisti del CAI, hanno intrapreso il facile sentiero che le ha portate, transitando dalla località Gabellaccia, fino al rifugio Campocecina, situato ad oltre 1200 metri di quota, in un bosco, presso ridenti prati.

Mangialonga: le soste gastronomiche e la sensibilizzazione sull’importanza di donare sangue

Mangialonga, sosta gastronomica
Mangialonga: i partecipanti si apprestano ad una delle soste gastronomiche

Tutti i partecipanti alla camminata hanno potuto apprezzare la prima colazione, servita alla partenza, seguita da un gustoso panino al salame verso metà percorso; la degustazione è proseguita con una successiva breve sosta a base di frutta, per terminare, presso il rifugio, con un pranzo a base di pasta, accompagnata da un fresco secondo di fagioli e pomodoro, per finire con vari tipi di dolci. L’AVIS ha sostenuto i costi delle vivande, mentre il CAI, oltre ad offrire i propri accompagnatori, le cui prestazioni, ricordiamolo, sono sempre e comunque non retribuite, ha curato la cottura e la distribuzione dei cibi. I partecipanti hanno dovuto versare solamente un modesto contributo di 5 euro. I volontari AVIS presenti, inoltre, hanno illustrato a tutti i camminatori l’importanza di donare il sangue ed anche due sue singole componenti, le piastrine e il plasma, indispensabili per la cura di pazienti con determinate malattie. La donazione è un gesto nobile, totalmente sicuro per la salute del donatore e senza costi; ricordiamo come, peraltro, il lavoratore che decide di donare abbia diritto ad un permesso retribuito.

Mangialonga, il successo dell’evento: ringraziamento a partecipanti e sponsor.

Mangialonga: Sani e AVIS-CAI
Mangialonga, da sinistra: il vicepresidente CAI Carrara, lo studioso Giancarlo Sani, il coordinatore dell’evento e il presidente AVIS Carrara

A supportare le Sezioni di Carrara di AVIS e CAI, sono intervenute la SRL Fonteviva, imbottigliatrice di acqua potabile e l’esercizio commerciale Diet&Fitness, che ha offerto integratori ai partecipanti; un ringraziamento speciale, poi, va alla Pubblica Assistenza di Carrara, che ha inviato gratuitamente un’ambulanza al seguito dell evento.

Vi è stato anche spazio per una parentesi culturale, con un relazione tenuta da Giancarlo Sani, autore di varie pubblicazioni e coordinatore della commissione culturale CAI regionale Toscana, sulle antiche incisioni rupestri scoperte fra le montagne della zona. Il merito principale del successo dell’iniziativa va, però, ai numerosissimi partecipanti, che hanno parimenti apprezzato il binomio natura-cucina e l’importanza del moto donatorio.