Farmaci, quelli da banco costeranno di più: ecco cosa cambia

Sono ben 800 i farmaci da banco che subiranno un aumento. I rincari che si attestano in media sul 6,7% sono già scattati. La notizia è riportata da IL Messaggero. Ma andiamo a vedere più nel dettaglio in cosa consiste questa novità.

La stangata riguarda come detto, i farmaci da banco, ovvero quelli che sono soggetti a prescrizione medica, ma che non risultano rimborsabili dal servizio sanitario nazionale. Insomma vengono pagati dai cittadini di tasca propria.

Farmaci di fascia C: quanto andremo a pagare di più?

Secondo Federfarma costeranno un euro in più a confezione, in media un aumento pari a circa il 5,7%. In particolare ogni farmacia può fissare liberamente il prezzo dei farmaci venduti senza obbligo di ricetta. Il prezzo dei farmaci di classe C è invece deciso dalle aziende farmaceutiche che hanno facoltà di aumentarlo a gennaio di ogni anno dispari. Ciò è possibile sulla base del decreto legge 87/2005.

In particolare, stando all’analisi condotta da Pharmacy Scanner, il settimanale online dedicato ai farmacisti, Alessandro Santoro, direttore respondsabile della testata, spiega che:

“Tra generici e prodotti branded  sono 770 i farmaci interessati quest’anno dagli aumenti, che portano il prezzo medio a confezione (sui prodotti interessati dagli incrementi) da 15,58 a 16,47 euro. Ne consegue una differenza di 0,89 euro, che equivale a un aumento medio del 5,7% sui prezzi di due anni fa”

Pertanto moltissimi saranno i farmaci di uso frequente che subiranno un rincaro dei prezzi. Per darvi una idea potrà aumentare in particolare il costo di prodotti quali colliri, antistaminici, antidepressivi e antidolorifici, nonché delle pomate da utilizzare contro l’acne, e dei farmaci antinfiammatori per il trattamento dei dolori muscolari.