Domini della rete: arrivano nuove estensioni

nuove estensioni domini

domini dei siti Web sono identificati, come sappiamo, da un’estensione: la parte terminale dell’indirizzo; attual-mente, abbiamo estensioni di tipo geografico (ad esempio, .it, .eu, .de, ecc.), informativo (.net e .info), commerciale (.com e .biz) e destinate alle associazioni (.org).
A breve le cose saranno diverse: è in programma la formalizzazione di centinaia di nuovi domini, per cui potremo avere anche un .pizza, un .book, .hotel e via dicendo.
L’ICANN, l’ente internazionale che si occupa di assegnare gli indirizzi IP e i nomi a dominio di primo livello, già qualche anno fa aprì un bando per l’assegnazione dei primi 200 nuovi domini: a questi se ne stanno aggiungendo molti altri.
La scelta del dominio giusto, tra i nuovi presto disponibili, aiuterà a promuovere meglio se stessi e la propria attività.

Chi gestisce una pizzeria avrà senz’altro più visibilità a livello internazionale con un dominio del tipo .pizza piuttosto che un anonimo e limitante .it o .com.
Questa nuova categorizzazione dei siti Web agevolerà molto anche i motori di ricerca, che riusciranno a fornire risultati più in linea con le richieste degli utenti.
Occorre fare una precisazione: gli indirizzi Web formati dal nome del sito e seguito da una sola estensione (tipo .it o .pizza) sono detti “di primo livello” (ad esempio, www.pincopallo.it).
Questi si distinguono dai cosiddetti domini “di secondo livello”, dove tutto il primo livello diventa di fatto l’estensione dell’indirizzo (come www.pincopallo.caio.it).
I domini di secondo livello sono, quindi, una sorta di “diramazione” dei domini di primo livello e vengono normalmente concessi in modo gratuito.

I domini di primo livello, invece, vanno acquistati.
Per registrare il proprio indirizzo basta cercare un provider, seguire una procedura online abbastanza veloce e concludere con il pagamento.
Per poco più di 10 euro potremo accquistare il solo indirizzo e utilizzando eventualmente su uno spazio Web già in nostro possesso.
Fino al 2009 la registrazione dei domini .ti era più laboriosa rispetto agli altri, in quanto bisognava compilare una lettera di assunzione di responsabilità da rispedire, in formato cartaceo.
Per fortuna, anche l’Italia si è allineata al resto del mondo e ora anche i nomi a dominio .it possono essere registrati velocemente come tutti gli altri.

Per i nuovi domini, presso alcuni provider è già possibile prenotarli, anche se non sono ancora disponibili all’uso.
Il sito di 1&1, uno dei più grandi Registrar al mondo, consente di scegliere oggi tra 700 nuove estensioni. Inserito l’indirizzo completo che desideriamo e compilato un piccolo modulo ordine, tramite 1&1 è possibile garantirsi un diritto di precedenza in maniera gratuita e senza alcun impegno: non appena le nuove estensioni saranno disponibili, verremo avvisati e potremo decidere se procedere o meno con l’acquisto effettivo.
Chiaramente è possibile eseguire la procedura per tutti gli indirizzi a cui siamo interessati.
Il consiglio è anticiparsi quanto più possibile, per non rischiare di perdere un’opportunità unica per dare una rinnovata visibilità alla propria immagine sul mondo del Web.

Considerando che un nome a dominio costa davvero poco, circa una decina di euro, c’è chi ha trasformato la compravendita degli indirizzi Web in un vero e proprio business.
L’idea è individuare i nomi più appetibili, associati a qualche marchio famoso o a termini di uso comune, e acquistarli a proprio nome, con la speranza di poterli rivendere a prezzi molto più alti a chi è davvero interessato per questioni personali o commerciali.
Si pensi a un indirizzo come ferrari.auto o ferrari.car…
Ovviamente, chi svolge questo tipo di attività sta molto attento alle scadenze: se non dovesse rinnovare in tempo utile, si ritroverebbe l’indirizzo soffiato da qualche “collega” o dal diretto interessato.
Questo tipo di business era già florido in passato, ma con i nuovi domini e con la possibilità di creare giochi di parole con gli indirizzi dei siti Web, si assisterà a una nuova corsa all’oro.