Andrea Roncato: “E’ pieno di perbenisti. Ci salviamo io e Fiorello”

Andrea Roncato

Sul dove Andrea Roncato trovi tutta quell’energia resta un mistero. In un anno ha partecipato a dieci film, due con Pupi Avanti e uno – firmato Virzì – prossimo ad uscire. Non più lo stesso uomo che, tra errori ed eccessi, rischiava di finire in rovina. Per raccontarsi ha scelto I Lunatici, programma in onda su Radio 2.

Andrea Roncato: genio e sregolatezza?

Sulle scelte sbagliate di Andrea Roncato si potrebbe scrivere un intero libro. Almeno stando ai pettegolezzi, che lo davano per finito in un pericoloso “tunnel”. Nel corso dell’intervista, l’attore ha voluto sottolineare che questo ritratto sarebbe stato veritiero vent’anni fa. Da allora non ha più toccato alcool, fumato o assunto droghe.

Quella vita risale al lontano passato, movimentata da notti brave e “stro***te”. Si rimprovera di averne parlato. Credeva fosse giusto, e invece no. Il suo scopo era aiutare anche i giovanissimi a non fare certe cose perché è una cavolata. Un giorno si è alzato e ci ha messo due minuti ad uscire dal “tunnel”. A ogni modo – sostiene Andrea Roncato – tutti le fanno, ma nessuno le dice. Si considera l’unico sincero, insieme a Fiorello e poche altre eccezioni, mentre è pieno di bugiardi che predicano bene, ma di nascosto combinano ogni cosa.

Andrea Roncato e la fama di latin lover

Nel passato anche un bimbo mai nato, quello che per Andrea Roncato è uno dei suoi più grandi rimorsi. Ma non cinquanta, come legge. A lui ha dedicato un libro di poesie, pentendosi per la decisione presa, anche esponendosi al giudizio pubblico.

Quindi, racconta, se i giornali mettono in luce delle azioni nobili, non gliene importa a nessuno. Sulla fama da latin lover, spiega che ha avuto la fortuna di lavorare con alcune fra le più belle donne del cinema italiano. Ci ha provato con qualcuna, a volte ottenendo esito positivo, ma era soprattutto il personaggio che interpretava.