Ogni stagione diversamente da quel che si pensa è indicata alla progettazione del proprio spazio verde, in particolar modo, sorprendentemente, l’autunno è il momento ideale.
La nostra mente e le nostre ancora forti sensazioni della stagione passata ricca di vita all’aria aperta e in contatto con la natura ci aiutano a capire come migliorare gli aspetti positivi e smussare quelli negativi della nostra area.
In un giardino l’esperienza sonora è da sempre una componente importantissima che quasi sempre viene trascurata durante la progettazione del proprio spazio verde. Lo zampillo armonico di fontane o di rivoli d’acqua, il canto degli uccelli, il fruscio di particolari fogliami e lo scricchiolio degli acciottolati o di ghiaie è parte integrante dell’esperienza multi-sensoriale che la progettazione del giardino è in grado di donare.
Chi vive in campagna o in luoghi poco urbanizzati conosce la rilassante “musica” dell’ambiente naturale che ha in se la capacità di suggestionare ed emozionare. Fruscio di foglie, passi leggeri sull’erba, grilli che creano sonorità nella notte…
Chi invece abita le città ed ha la fortuna di avere un piccolo spazio verde; sia esso un giardino o un piccolo terrazzo; spesso gli è difficile viverlo e trarne un vero beneficio a causa dell’inquinamento acustico, non riuscendo ad apprezzarlo come dovrebbe. In ambienti urbani ogni giorno si è costretti misurarsi con i rombi di automobili nel traffico, vociare di fondo di negozi e uffici, per non parlare di bus, treni e metropolitane. Un frastuono che fa dimenticare quanti e quali suoni piacevoli si mescolano e si
sovrappongono in un ambiente verde. La benefica musica pacata del mondo naturale che fornisce al corpo e alla mente la sensazione della quiete e che aiuta a placare ansie e stress, con un’attenta progettazione la si può creare e “ricatturare” anche nel proprio spazio verde con piccoli e astuti accorgimenti.
Lo scorre dell’acqua per esempio è la classica sonorità che dona benessere ed è capace in modo stupefacente di schermare i rumori negativi esterni.
Svolge un’importante azione nel placare le tensioni emotive; molti psicologi attribuiscono questo fenomeno al ricordo della vita prenatale.
La musica dell’acqua in giardino può essere ottenuta attraverso molteplici accorgimenti, dalla piccolissima fontanella da balcone alimentata elettricamente o a pila sino alla grande fontana per chi dispone di maggiore spazio verde.
Con un piccolo laghetto dotato di getti d’acqua o con una fontanella si possono raggiungere risultati inaspettati e straordinari.
I giochi d’acqua stimolano una sensazione di rilassamento ma sono preferibili sonorità leggere e costanti, ci si puo’ sbizzarrire dai classici effetti a campana, curiosi anche da vedere, a quelli a sorgente subacuea spumeggiante, sino ad arrivare a quelli che prediligo, che creano un suono piu’ morbido prodotti dall’acqua che scende su pareti o specchi o su sfere (per un giardino piu’ meditativo), creando un velo sottile e delicato.
Anche il fogliame delle piante contribuisce ad accendere beneficamente il senso dell’udito.
Con la complicità del vento sono molti i suoni emessi dalle piante e dalle foglie che cadono in autunno e rotolano sulla pavimentazione.
Alberi come betulla, salice e pioppo, dai rami leggeri e molto flessibili, sono particolarmente sonori. Specie come il bambù e le graminacee ornamentali come il Mischantus , davvero di semplice coltivazione anche in grandi vasi su terrazzi, hanno un fogliame capace di emettere un fruscio meraviglioso. Le campanelle cinesi (Physalis alchechengi) producono un suono particolare urtandosi fra loro, mentre il cocomero asinino, Ecballium elaterium, produce curiosi frutti che quando sono maturi scoppiano con un sorprendente “pop” se appena sfiorati, spargendo i propri semi a distanza.
Un piccolo concerto nel nostro personale spazio verde, di api, uccelli e ranocchie ci fa congiungere in modo totalitario alla natura. Ritrovare la musica delle creature che vivono tra le piante e i fiori del giardino o del terrazzo è un risultato che ognuno di noi può ottenere.
Per attirare a se volatili come le cincie, passeri, e i pettirossi, non serve essere degli esperti, basta fornire cibo specifico e dell’acqua sempre fresca e pulita. Se poi disponiamo di un laghetto, ci faranno compagnia rospi e ranocchie, altamente sonori nelle notti d’estate; durante il giorno invece, una quantità di fiori e arbusti profumati vi aiuterà ad attirare il ronzio di api, farfalle e altri insetti impollinatori. Pensare, creare e vivere il proprio spazio verde come una benefica “dimensione sonora” è uno dei principi base del giardino sensoriale terapeutico, utilizzato anche presso i più prestigiosi centri di cura e benessere nel mondo.