Sudafrica: ritrovata una città magica che si pensava fosse perduta

L’Africa dei tesori

È stata ritrovata una città magica. Una scoperta che ha dell’incredibile, quella andata in scena in Sudafrica. Dopo una ricerca lunga anni, gli studiosi sono finalmente riusciti ad individuare una città che temevano essere ormai perduta.

Grazie alla tecnologia laser, ad una cinquantina di chilometri da Johannesburg è stata rinvenuta la città di Kweneng. Oggi è la Suikerbosrand Nature Reserve. E non si parla di poche manciate di reperti, bensì di una città che ha dimensioni anche notevoli. E’ esistita per quattrocento anni, Kweneng, prima di andare distrutta nel 1820 (si pensa a causa delle guerre civili che hanno devastato il territorio). L’Africa si conferma il vecchio continente in grado di sorprenderci ogni volta di più.

Una scoperta ‘riscoperta’

Già una cinquantina di anni fa era stata ritrovata una città magica. In realtà, alcuni dei resti di Kweneng, erano stati individuati nel mezzo della vegetazione dagli archeologi dell’università sudafricana di Witwatersrand. Ma è solo grazie alla tecnologia lidar che, oggi, quell’antica città la si può conoscere un po’ meglio.

Il lidar (Light Detection and Ranging) è infatti una tecnica di telerilevamento che consente di determinare con precisione la distanza d’un oggetto sfruttando la tecnologia laser. Così, i ricercatori hanno potuto vedere attraverso la vegetazione e ricostruire così l’intera città. Una città composta da 900 abitazioni in pietra e da due recinti per il bestiame, lunga dieci chilometri e larga due. Queste scoperte potrebbero arricchire libri di storia e di geografia con immagini tangibili.

Una città in 3D

Sebbene oggi sia stata ritrovata una città magica, Kweneng è stata ricostruita in 3D, colmando così un immenso divario storico dato dalla totale assenza di tracce scritte della storia pre-coloniale dell’Africa del Sud, ancora tutti i misteri non sono stati svelati.

È stato fatto un grande passo avanti, questo sì, ma gli archeologi sono fiduciosi: questa città ci dirà presto molto di più. Nuove scoperte all’orizzonte nel vecchio continente.