Nel (bellissimo) corpo di Emily Ratajkowski si cela una guerriera. A Washington la modella e attrice è stata arrestata. Ecco per quale ragione.
Emily Ratajkowski in arresto
In un’intervista a GQ Australia spiega come qualsiasi rivoluzione richieda qualcuno che la rende cool. Quindi, occorre sfoderare temperamento ribelle per combattere contro le ingiustizie. Una donna che oltre ad appoggiare cause politiche e sociali, si batte in prima linea. Di persona e sui social.
Impegno su cui i media colpevolmente soprassiedono. Tant’è che, pure in tempi recenti, durante una manifestazione contro l’inserimento alla corte suprema di Brett Kavanough, accusato di assalti e molestie a più donne, si è messo più in luce che Emily Ratajkowski fosse scesa in piazza con una canotta senza reggiseno, piuttosto che per i motivi scatenanti.
Bella e ribelle
Ora, intervistata dal magazine che l’ha decretata International Woman of the Year, contestualizza la situazione e l’impegno individuale, riflesso di una generazione cresciuta a pane e social media. Il sogno iniziale, cullato fin dal collage, era l’arte.
Ma, in seguito alla crisi scoppiata nel 2009, ha imboccato la strada come modella perché le permetteva di pagare affitto e bollette. I successi sono subiti arrivati – racconta Emily Ratajkowski – anche per fortuna. Nella moda incontri persone estremamente creative. Da qui l’attenzione per Instagram. Sin da quando era studentessa adorava i college e Instagram le dava l’impressione di essere un libro tutto suo.
Era come avere un giornale visuale online. Poi, il cinema: recitare è stupendo, ma sei un piccolo pezzo in un grande ingranaggio che non puoi controllare. Così eccola alle prese con progetti in proprio, compreso come imprenditrice. Aprire e gestire il brand di costumi da bagno sa essere anche molto creativo. Con la partecipazione alla manifestazione contro Kavanaugh, Emily Ratajkowski confida che molte persone siano ora a conoscenza dei fatti e che prendano in considerazione la possibilità di partecipare attivamente.