Nei mesi scorsi si è tanto parlato di Diletta Leotta, non solo per la bellezza e la bravura della giornalista, ma anche per la brutta vicenda legata alla foto hackerate dal suo cellulare.
Era il 2016 quando un hacker entrò nel cloud della giornalista rubando le foto e caricandole su internet. La bella Diletta, nonostante la sofferenza per la privacy rubata, reagì con grande forza. Da allora sono state aperte indagini per risalire ai responsabile del vile gesto.
Diletta Leotta e le foto hackerate
A pochi mesi di distanza dal fattaccio la Leotta salì sul palco dell’Ariston, durante il Festival di Sanremo, dove raccontò quello che le era accaduto e lanciando un forte messaggio per tutte le donne che sono vittime di azioni di questo tipo. A distanza di tempo la stessa Diletta Leotta ha parlato di quelle foto, ammettendo
le rifarei, ma con più attenzione alla password dei miei account
Nel frattempo la giornalista è passata da Sky a DAZN dove è protagonista di diversi programmi. Fortunatamente, nonostante la sofferenza per quanto accaduto, la Leotta è riuscita a continuare alla grande la propria carriera lavorativa.
Diletta Leotta le indagini sulle foto hackerate
Dal 2016 sono partiti due filoni di indagine, uno portato avanti dalla procura di Milano e uno dalla procura di Roma. Secondo quanto riportato da Il Messaggero il pm Carlo Villani, avrebbe aperto un fascicolo iscrivendo nel registro alcuni giornalisti e il direttore di una rivista, presunti responsabili della pubblicazione.
E’ notizia di pochi giorni fa che un giovane avrebbe ammesso le proprie colpe sul web. Sottolineando che non è stato lui ad hackerare la privacy della Leotta ma che avrebbe postato sul web le immagini.
Si tratterebbe di un ventenne dell’Appennino modenese. Ovviamente il giovane è indagato dalla Procura dei minori Milano, perchè all’epoca dei fatti aveva 17 anni. Sul proprio profilo Facebook avrebbe diffuso le immagini private della giornalista. Da quel momento le foto private di Diletta Leotta hanno fatto il giro sui social e su Whatsapp.
La speranza è che presto tutti i responsabili di un atto così vile siano individuati e possano pagare per il reato commesso.