Andropausa: il segreto per combatterla in un fagiolo magico

Fagiolo per combattere l'andropausa

Un fagiolo “magico” per contrastare gli effetti dell’andropausa. La scoperta si deve a un gruppo di scienziati padovani che hanno estratto dal fagiolo un prodotto naturale in grado di trattare alcuni sintomi che caratterizzano l’andropausa. Ma andiamo a considerare nello specifico i risultati di questo studio  presentato nel corso del 34esimo Congresso di Medicina della Riproduzione.

Andropausa: la cura da un estratto naturale dal fagiolo

I ricercatori hanno depositato la richiesta di un brevetto relativo a nuovo principio nutraceutico. Lo studio ha richiesto un intenso lavoro che è durato 8 anni. Dallo studio è emerso che una piccola porzione dell’osteocalcina, una proteina prodotta dall’osso, è in grado di attivare i meccanismi recettoriali. I ricercatori in un estratto di fagiolo hanno trovato qualcosa che agisce in maniera analoga.

In particolare la ricerca ha evidenziato che l’osteocalcina, una proteina prodotta dall’osteoblasto,  svolge delle attività molto importanti per il corretto funzionamento dell’organismo. A detta degli esperti  stimola la produzione di testosterone, l’attivazione di vitamina D. Inoltre è in grado anche di limitare o curare gli effetti della sindrome metabolica aumentando il rilascio dell’insulina.

Si tratta di una scoperta importante in quanto questo nutriente contenuto negli alimenti, nel fagiolo in particolare, può avere effetti positivi sulla salute.

Andropausa: cos’è e come si manifesta

L’andropausa è una sindrome che si manifesta con la diminuzione nella produzione degli ormoni sessuali maschili. Si può manifestare tra i 40 e i 55 anni. Verso i 65-70 anni diviene più frequente. Il sintomo principale con cui si manifesta è il calo del desiderio. Tuttavia ve ne sono altri che si accompagnano e concorrono a definirla. L’andropausa può comportare anche la disfunzione erettile, la riduzione delle dimensioni dei testicoli e l’infertilità.

In caso di aumento della prostata si va incontro all’ipertrofia di questa ghiandola o a prostatiti. Vi si associano anche dei cambiamenti nel tono dell’umore, disturbi della memoria, insonnia, aumento delle pressione arteriosa e del colesterolo. Riguardo invece ai cambiamenti fisici visibili, si decrementa la massa magra con conseguente aumento di quella grassa.