La donazione di sperma è una pratica ormai diffusa in tutto il mondo, volta ad aiutare tutte quelle coppie in difficoltà, che desiderano avere figli ma che non possono. Alla pratica della donazione si avvicinano in maniera del tutto disinteressata molti giovani in salute che, periodicamente, apportano i loro campioni di seme per il loro utilizzo in vari trattamenti di riproduzione. La donazione è, se pur anonima e assolutamente discreta, una fonte di imbarazzo soprattutto per chi dona, imbarazzo che, talvolta, può anche compromettere la buona riuscita della stessa.
L’ospedale cinese di Nanjing, capitale della provincia di Jiangsu, ha deciso, quindi, di ridurre al minimo il contatto tra il paziente e il personale sanitario, con l’obiettivo di ridurre al minimo anche le fonti di imbarazzo, inserendo una nuova macchina automatica per l’estrazione del seme.
Il funzionamento di tale strumento è molto semplice: nel corpo macchina è presente un vano massaggiante, la cui altezza è regolabile in base a quella del donatore. Tutto ciò che i signori dovranno fare sarà inserire il proprio organo genitale all’interno del vano, regolarne altezza, frequenza del massaggio e temperatura e attendere. La macchina è, inoltre, dotata di un piccolo schermo “in caso i donatori non si sentissero ispirati” , ha dichiarato il direttore del reparto di urologia.
Lo stesso direttore ha altresì aggiunto che la macchina è stata appositamente messa a punto per aiutare coloro che desiderano donare il proprio seme ma che si trovano in difficoltà a farlo con il “metodo classico”.
Probabilmente nemmeno questo macchinario aiuterà al 100% i donatori i quali potrebbero sentirsi paragonati ad una mucca che viene munta, ma, del resto, è apprezzabile lo sforzo che la Sanità sta compiendo nei confronti di persone che decidono, del tutto volontariamente, di donare. Sforzo che si riscontra anche in termini economici: il macchinario costerebbe, infatti, circa 2000 euro.