Tumore al seno: scoperti i geni che possono predire rischio metastasi

Tumori nuove cure

Tumore al seno: i ricercatori hano scoperto quali sono i geni che possono predire il rischo di metastasi. Si tratta di una scoperta molto importante che potrebbe permettere di mettere a punto trattamenti personalizzati. La ricerca è stata pubblicata sulla rivista EBiomedicine.

Tumore al seno: nuova scoperta

Lo studio è stato condotto dai ricercatori dell’Istituto Europeo di Oncologia e dell’Università degli Studi di Milano, che hanno scoperto che la presenza di una serie di geni frequentemente espressi in alcuni tipi di carcinoma mammario potrebbe permettere di predire il rischio di metastasi a distanza.

Detto in altri termini, la scoperta della firma genetica delle cellule staminali del tumore al seno potrebbe consentire di realizzare trattamenti personalizzati per ogni singolo paziente sulla base dell’effettivo rischio di sviluppare metastasi a distanza. Al momento risultano in corso degli studi per validare l’efficacia clinica di questa firma molecolare.

Tumore al seno: cos’è e come si cura

Il tumore al seno, detto anche carcinoma mammario, consiste nella proliferazione di cellule anomale all’interno della ghiandola mammaria. Uno dei primi possibili segnali della malattia è dato dalla presenza di noduli al seno. Anche la secrezione dei capezzoli di tipo sieroso o ematico oppure la presenza di lesioni eczematose possono rappresentare un segno della malattia. In questo senso anche l’aumento delle dimensioni dei linfonodi sotto ascellari non va trascurato.

Per quanto le cause non siano state ancora bene identificate, vi si associano alcuni fattori di rischio: la maggior parte dei casi il tumore viene diagnosticato a donne di età superiore ai 50 anni. Ad aumentare il rischio concorrono anche la familiarità e un uso eccessivo degli estrogeni. Anche le mutazioni genetiche giocano un ruolo molto importante: in particolare aumentano il rischio le mutazioni genetiche a carico dei geni oncosoppressori BRCA-1 e BRCA-2.

Tra i fattori generici di rischio, anche relativi ad altre neoplasie, si segnalano l’obesità, una alimentazione povera di frutta e verdura, il consumo di alcol. Per il tumore alla mammella vi è un ampio ventaglio di opzioni terapeutiche che includono la radio e chemioterapia, le terapie biologiche e l’ormonoterapia.