Carlo Verdone travolto da un improvviso lutto: ‘Mi ha lasciato un vuoto incolmabile…’

Lutto per il noto attore romano

Alcune ore fa Carlo Verdone è stato colpito da un grave lutto. Purtroppo gli è venuta a mancare zia Bettina, l’ultimo anello che univa la vecchia generazione con la famiglia attuale del popolare attore romano.

Quest’ultimo ha rivelato che la morte dell’anziana donna se ne vanno tanto racconti e ricordi. L’artista capitolino l’ha ricordata attraverso un lungo e commovente post pubblicato sulla sua pagina ufficiale Facebook. Uno sfogo che ha trovato l’appoggio dei suoi numerosi fan che hanno lasciato un like facendogli le più sentite condoglianze.

Carlo Verdone e il messaggio di lutto per la scomparsa di zia Bettina

Nella giornata di ieri Carlo Verdone ha informato tutti coloro che lo seguono su Facebook della morte di sua zia Bettina. Come si evince dal triste saluto scritto sul social, era una donna molto importante per il noto attore romano.

La sua scomparsa gli ha lasciato un vuoto incolmabile, ovvero dai racconti di guerra, della sua adolescenza e i racconti del periodo del dopoguerra, della dolce vita, come ha scritto lo stesso Verdone, e del boom economico dopo il secondo conflitto mondiale.

“Oggi ci ha lasciato la cara zia Bettina. Nata ad Anzio, era l’ ultimo anello che ancora univa un lembo della vecchia famiglia con quella attuale. Con lei se ne vanno tanti ricordi e tanti racconti. Racconti di guerra, del dopoguerra , della ricostruzione, della dolce vita e del boom economico”,

ha scritto l’artista capitolino. (Continua dopo il post integrale di Carlo Verdone)

Carlo Verdone e il ricordo sulla zia Bettina

Le frasi scritte da Carlo Verdone su Facebook sono piene d’amore e d’affetto verso la zia Bettina. L’attore parla delle estati passate insieme a lei apprendendo le cose positive e negative della vita, dell’infanzia e della loro famiglia. Alla fine il cognato di Christian De Sica ha concluso il post dicendo una cosa molto importante:

“Teniamoceli stretti gli anziani. Rispettiamoli. Anche con i loro acciacchi sono per noi una biblioteca enorme. E un conforto fatto di buon senso”.