Bambina di 4 anni sconfigge il cancro: per i medici aveva solo il 4% di possibilità di sopravvivere

Bambina guarisce da neuroblastoma

I medici avevano lasciato poche speranze: Isla Caton, una bambina di 4 anni, però è riuscita a sorprendere tutti, in primis gli stessi dottori. Ma andiamo a ripercorrere la sua storia.

Isla Caton, per i medici non c’è speranza: guarisce da un raro cancro infantile

Tutto ha inizio nel marzo del 2017 quando alla piccola Isla viene diagnosticato un neuroblastoma di quarto grado. La bambina è stata sottoposta a un intervento sperimentale effettuato presso l’ospedale pediatrico di Sant Joan de Déu a Barcellona. La piccola era la quarta nella lista in attesa di ricevere questo tartamento, tuttavia per i medici il suo caso era il più idoneo a questa sperimentazione, per cui è stata la prima persona al mondo a beneficiare di questa nuova cura, che combina la somministrazione della chemio con gli anticorpi.

Le parole della mamma

Quando alla mamma della piccola, i medici hanno detto che era libera dal cancro, non ha potuto trattenere le lacrime, è stato il più bel giorno della sua vita. Sempre la mamma speiga che sebbene non vi siano più i segni della malattia, la piccola Isla deve continuare a seguire un programma di cure piuttosto impegnativo.

In particolare a breve dovrà sottoporsi ad altre chemioterapie, un trattamento anticorpale, e un vaccino. Inoltre dovrà effettuare dei controlli. Insomma si tratta di un protocollo di cure che va seguito per evitare il rischio di recidive. Tuttavia anche a detta dei medici il peggio sembra davvero passato.

Neuroblastoma: cos’è

Il neuroblastoma è un tumore maligno infantile. Nel 90% dei casi viene diagnosticato prima dei 5 anni. Questa patologia tumorale si può sviluppare in qualsiasi parte del sistema nervoso simpatico. Nell’80% dei casi si sviluppa nell’addome. Spesso viene scoperta a causa della presenza di una massa addominale e toracica che può dare dolore. Altri sintomi che la caratterizzano sono la perdita di peso, l’irritabilità, l’anemia e l’ipertensione arteriosa. Le forme localizzate si trattano con l’intervento chirurgico, che può essere preceduto dalla chemioterapia.