Paola Turci: “La vita per me doveva essere finita…”

Paola Turci

Il Festival di Sanremo 2017 è stato per Paola Turci una resurrezione (artistica). Finita nel dimenticatoio, la partecipazione al grande evento con Fatti bella per te ne ha rilanciato il nome. Proprio su questa constatazione affonda le sue radici Viva da morire.

Paola Turci: Viva da Morire dal 15 marzo

La cantante romana spiega nell’intervista pre-lancio concessa alla stampa che questo album cela natura autobiografica: racconta esistenza come la sua e come quella del produttore Luca Chiaravalli, improvvisamente coinvolti in un imprevisto, un incidente, un inciampo stanno per perdere qualcosa, ma poi riescono a riprenderla. Insomma, del miracolo che oggi sono.

Il nuovo album Viva da morire, in uscita il 15 marzo, è partito senza nemmeno che se ne accorgesse, quand’è arrivata L’arte di ricominciare, che sembrava un’appendice del precedente Secondo cuore, per aprire uno nuovo, interamente da scrivere. Così man mano sono usciti diversi autori per un totale di 10 brani, ognuno con un arrangiamento musicale, dove Paola Turci esplora timbri vocali mai toccati e in cui passato, presente e futuro si intersecano.

Duetto con Shade

Nella tracklist spazio, ovviamente, al sanremese L’ultimo ostacolo, la title-track Viva da morire (inizialmente concepita per J-Ax), Le olimpiadi tutti i giorni, Prima di saltare, Non ho mai, Molto di più, L’arte di ricominciare, Piccola, La vita copiata in bella e l’inedito featuring del rapper Shade, che Paola Turci definisce una scoperta, con le sue rime mai banali. Occasioni propizia per esprimere il proprio pensiero su due temi di stretta attualità: le quote italiane in radio e la violenza sulle donne.

Riguardo alla proposta legislativa, la Turci sorride perché percepisce un’evidente strumentalizzazione di strumenti ostili verso il diverso, purtroppo emersi anche durante la kermesse canora. È vero che in Francia esiste già – commenta – ma pure una politica di sostegno alla cultura che qui ci si sogna.

A ogni modo, negli ultimi anni la quota italiana Paola Turci ritiene che abbia superato il terzo proposto. Dopo l’uscito del nuovo disco sarà protagonista di due anteprime del tour, fissato per il 13 maggio a Milano e il 20 maggio a Roma, che poi proseguirà in autunno nei teatri.

Mondo quasi primitivo

Un pezzo toccante L’arte di ricominciare, ispirato alla storia di Lucia Annibali, la ragazza sfigurata con l’acido dall’ex fidanzato. Fatto di cronaca utile per sensibilizzare le coscienze sulla violenza contro le donne e su un mondo che la Turci ritiene sempre più incurante, superficiale, per nulla empatico, quando non primitivo. Nell’ultimo periodo – evidenzia – si sono verificati passi indietro che una donna deve aggrapparsi forte alla sbarra della ragione per non impazzire.

Si sarebbe tentati a non riporre fiducia nemmeno nelle istituzioni, quando si fanno portavoce di pensieri assurdi o sentenze fuori tempo. Ma Paola Turci invita le donne a essere forti, in quanto, prima o poi, questo momento passerà.