Allergie primaverili: le cose da sapere

Allergie primaverili

Con l’arrivo della primavera, assieme alle maggiori ore a disposizione, arrivano puntualmente anche le allergie. La più comune è senz’altro quella al polline, anche se non è certamente l’unica. In particolare questa allergia colpisce quasi un adulto su cinque, e un under 30 su 4. I sintomi più comuni che si associano a questa allergia, sono gli occhi arrossati e gli starnuti a ripetizione, ma non sono gli unici.

Allergia primaverile: come affrontarla con i consigli dell’esperto

Walter Giorgio Canonica, responsabile del Centro di medicina personalizzata Asma e allergie dell’Immuno Center dell’Istituto clinico Humanitas, spiega che pur circolando nell’aria diversi tipi di pollini, il sistema immunitario è sensibile soltanto all’azione di alcuni.

In particolare quando i pollini entrano in contatto con le mucose, naso gola e occhi, a causa dell’umidità il loro involucro protettivo esterno viene disperso e vengono liberati gli allergeni, ovvero le proteine contenute all’interno dei pollini. Quindi avviene che il sistema immunitario reagisce in maniera eccessiva agli allergeni perché li identifica come una minaccia al pari di virus o di un batterio, per cui produce degli anticorpi specifici. Inoltre ogni volta che entriamo in contatto con lo stesso allergene, alcune specifiche cellule del sistema immunitario rilasciano l’istamina, che dà luogo ai disturbi che caratterizzano l’allergia.

Allergie primaverili: falsi miti

In particolare l’esperto sottolinea che esistono dei falsi miti riguardo alle allergie. Queste le cose da sapere.

1) E’ vero che in caso di forti temporali i vortici d’aria sollevando i pollini possono aumentare i rischi di allergie.

2) Per sapere se si è allergici o meno bisogna evitare test fai da te. E’ necessario invece rivolgersi a un allergologo che vi sottoporrà al prick test per scoprire la causa dell’allergia.

3) Gli antistaminici non impediscono la guida. I più recenti sono infatti ben tollerati e anche la sonnolenza è limitata.

4) Il cortisone è valido per ridurre la risposta del sistema immunitario. Pertanto è utile sia nelle riniti che nell’asma per attenuare i sintomi.

5) Anche i bambini sotto i 6 anni posono assumere farmaci. Risultano più a rischio i bambini che hanno uno o due genitori allergici. Una volta che è stata accertata l’allergia, alcuni antistaminici di nuova generazione possono essere utilizzati per trattare anche i bambini al di sotto dei 2 anni.

6) Il vaccino non previene le allergie, ma riduce la produzione di anticorpi da parte del sistema immunitario.