Bebe Vio incontra Manuel Bortuzzo: “Il dono più bello della vita”

Manuel Bortuzzo

Col suo sorriso e la voglia di perseverare nonostante le vicissitudini, Manuel Bortuzzo è un meraviglioso esempio per chiunque. Impossibile non provare empatia ed ammirazione verso questo ragazzo, che coi suoi 19 anni ci insegna tantissimo. Forza della natura che ricorda un’altra grande dello sport italiano, anche lei giovanissima, come la schermitrice italiana campionessa paralimpica Bebe Vio.

Manuel Bortuzzo e Bebe Vio: l’incontro immortalato da papà Franco

Franco Bortuzzo, il padre di Manuel, ha postato una foto dell’incontro tra il figlio e Beve Vio, commentando che il dono più bello è il sorriso. Non è mai finita, finché non sei tu a deciderlo. La gradita visita di Bebe Vio, campionessa di vita, ha trasmesso energia pura.

Il giovane nuotatore, rimasto su sedia a rotelle dopo aver ricevuto un colpo di pistola per scambio di persona, ha ricevuto presso la Fondazione Santa Lucia, dove sta proseguendo la riabilitazione, la visita della 22enne veneta. Su Facebook è stato immortalato l’abbraccio. Del resto, i due avevano già instaurato uno splendido feeling, tanto che il ragazzo aveva già spiegato di ispirarsi proprio a Bebe Vio, mentre la campionessa di scherma gli aveva prontamente dedicato la vittoria al mondiale di fioretto.

La determinazione di Manuel

Dimesso dall’ospedale, il giovane nuotatore era inizialmente tornato al centro federale di Ostia, dove seguiva gli allenamenti prima della disgrazia ed aveva mostrato tutto il proprio carattere. A precisa domanda su come si vede fra un decennio, aveva risposto che se lo augurava in piedi. Per poter andare avanti non bisogna comunque voltarsi indietro perché la vita è sempre quella.

Ha un problema logistico, ma Manuel Bortuzzo sente che è quello di sempre. Sente che poteva andargli peggio: sbattere la testa e non essere più lo stesso. Quindi, le Olimpiadi rimanevano un sogno nel cassetto, in cima ai suoi desideri. E spiegava che non si era rassegnato a competere nelle Paralimpiadi. L’obiettivo non è cambiato e, se tutto va come deve andare, annunciava che ci andrà.

Il sorriso non è scomparso

Nella sua testa permane la speranza di concorrere ai Giochi, vuole vedere dove può arrivare. Il sorriso come c’era prima c’è tuttora, non è cambiato. Manuel Bortuzzo che piange – raccontava – è molto raro, anche se in determinati frangenti, specialmente a inizio terapia, non riusciva nemmeno a girarsi sul lettino.

Lì è stato in preda allo sconforto, ma ora ci ride su, perché riesce a girarsi benissimo. Quindi, spiegava di sentirsi un ragazzo fortunato, essendosi ripreso al 100 per cento. Certo, non può più utilizzare le gambe, ma sopra è perfetto. Ed era forse questa la sua preoccupazione maggiore: non tornare più sé stesso.

Il dono più bello della vita”IL SORRISO”❤️non è mai finita se non lo decidi tu?energia pura ?gradita visita di Bebe Vio campionessa di vita ?#tutticonmanuel❤️

Gepostet von Franco Bortuzzo Fkb am Samstag, 16. März 2019