Elena Santarelli e il calvario per il figlio Giacomo
Senza ombra di dubbio Elena Santarelli è una donna con una grande forza e coraggio. Da qualche anno lei e la sua famiglia sta attraversando un calvario per via del tumore cerebrale che ha colpito il figlioletto Giacomo.
Nonostante le avversità la soubrette laziale non ha mai mollato, anzi si è rimboccata le maniche per non demoralizzare il ragazzino. Di recente la co-conduttrice di Italia Sì ha rilasciato una lunga intervista affermando che non ha mai perso la fede in questi ultimi tempi, anzi si è rafforzata ancora di più. Pregando, infatti, la donna è riuscita a perdonare tutte quelle persone che li riteneva amici e che invece le hanno fatto del male.
Elena Santarelli e i ‘graffi’ che la vita le ha dato
Alcune ore fa, attraverso ‘fammi una domanda’ su Instagram, Elena Santarelli ha accettato la sfida lanciata dai suoi numerosi follower. Innanzitutto la showgirl di Latina ha dribblato i quesiti relativi allo stato di salute del figlio Giacomo. Poi la donna ha confessato che in passato ha ricevuto diverse delusioni. Ma chi? A quanto pare persone vicine a lei che hanno fatto buon viso e cattivo gioco. Ecco le sue parole:
“SI SONO STATA DELUSA DA 5/6 PERSONE MA NON PORTO RANCORE… HO SOLO TANTA MEMORIA. ALCUNE DI LORO PENSANO CHE SIA TUTTO COME PRIMA, MA IN REALTÀ NON È COSÌ, LA VITA A VOLTE FA UNA SELEZIONE NATURALE DEGLI AMICI”.
In pratica la Santarelli ha ricevuto diverse ferite da gente che considerava amiche e invece non hanno perso tempo a ‘pugnalarla’ alle spalle. (Continua dopo la foto)
L’affetto dei follower
Elena Santarelli può contare sicuramente dall’appoggio di coloro che la seguono sui social. Quest’ultimi, infatti, grazie alla loro vicinanza la fanno sentire meno sola visto il brutto periodo che sta attraversando.
La soubrette ha impegnato le sue forze per il progetto Heal, ovvero un’associazione che si occupa di tutte quelle persone che come lei ogni giorno lottano un tumore. In questo cado un cancro cerebrale che ha colpito il figlio Giacomo Corradi.