Strage di Erba: l’inaspettata richiesta di Azouz Marzouk

Strage di Erba: l'inaspettata richiesta di Azouz Marzouk
Strage di Erba: l'inaspettata richiesta di Azouz Marzouk

La strage di Erba è un caso che, a distanza di 13 anni dal tragico evento, continua a far parlare di sé. Dopo i servizi delle Iene, Azouz Marzouk (40 anni) ha chiesto di riaprire il caso.

L’uomo, lo ricordiamo, era padre e marito delle vittime Raffaella Castagna (30 al momento della morte) e del piccolo Youssef (2 al momento della morte). Al giorno d’oggi, il Marzouk si è rifatto una vita ed è sposato con una giovane donna di Lecco. In realtà non è la prima volta che l’uomo fa una simile richiesta ed è molto probabile che anche questa volta non sarà ascoltato.

Strage di Erba: perché Rosa e Olindo sono colpevoli? 

Esiste un documento della Corte Suprema di Cassazione risalente a maggio 2011. Esso contiene le motivazioni sul perché Olindo Romano (68 anni) e Rosa Bazzi sono stati condannati in maniera definitiva. Il testo, molto dettagliato, lascia spazio a pochi dubbi. La premessa è molto interessante:

‘Le investigazioni venivano immediatamente condotte su due direttrici: quella che portava ad indagare sui parenti nordafricani del marito della Castagna, per altro in quel periodo assente perchè in Tunisia, e quella che conduceva a soggetti con cui la famiglia massacrata aveva avuto ragioni di conflittualità e in particolare sulla coppia Romano/Bazzi, che in quella sera inspiegabilmente non si era vista, nonostante il clamore che la scoperta dei cadaveri aveva destato’

A seguire:

‘I due avevano aperto la porta della loro abitazione alle forze dell’ordine solo alle 2.30 e non avevano neppure chiesto cosa mai fosse successo, ancorchè nella corte di fosse registrato un comprensibile notevole trambusto; la Bazzi aveva immediatamente esibito uno scontrino fiscale del McDonald’s, ove assumeva essere stata consumata la loro cena. Le forze dell’ordine non avevano mancato di rilevare che alle ore 2.30 appunto, allorquando dopo ripetuti inviti la coppia aveva aperto la porta della abitazione, era in funzione la lavatrice e la Bazzi aveva una ferita fresca a un dito ed ecchimosi lievi sul dorso della mano sinistra e dell’avambraccio, mentre il Romano aveva un’ecchimosi al braccio’

Gli elementi della Difesa smontati

Sono in tutto 68 le pagine in cui sono contenuti tutti gli elementi da parte dei legali di Olindo Romano e Rosa Bazzi. Tutti elementi fatti cadere inesorabilmente nel corso del processo.

Decisiva e degna di attenzione è stata la confessione dei coniugi Romano, in cui sono emersi elementi ‘particolari e significativi’ che riportavano a soggetti che erano stati effettivamente presenti sul luogo del delitto. Sicuramente, quello più degno di nota è la minuziosa descrizione dell’omicidio del piccolo Youssef.