‘Ho querelato tutti e il mio uomo non si chiama Mark’: anticipazioni Verissimo, Pamela Prati racconta la verità

Pamela Prati si confessa a Verissimo di Silvia Toffanin 

Doveva essere un momento di festa e invece Pamela Prati sta attraversando un brutto periodo.  Il suo imminente matrimonio è il futuro marito sono finiti al centro dell’attenzione mediatica. Per quale motivo? Mark Caltagirone sembra un fantasma.

Quindi oggi pomeriggio la soubrette sarda ha deciso di dire tutta la verità a Verissimo, il rotocalco condotto da Silvia Toffanin. Sarà il programma Mediaset, infatti, ad avere in esclusiva le immagini delle nozze della donna che si svolgeranno l’8 maggio 2019 in Umbria. Oggi quest’ultima tapperà la bocca a tutti coloro che insinuano che il suo fidanzato non esista.

Pamela Prati racconta la sua verità

Intervistata da Silvia Toffanin, Pamela Prati parlerà molto di quello che sta attraversando e risponderà alle accuse.

“Perché avrei dovuto inventare una cosa del genere? Basta devono smetterla, davvero. Dicono addirittura che sono stata stregata dalle mie due agenti, che l’ho fatto per soldi o per tornare in auge“,

ha detto la showgirl del Bagaglino. Quest’ultima, inoltre, ha continuato così:

“Ci stanno rovinando questo bel momento. Mi hanno deluso questi finti amici che dicono nelle trasmissioni che mi vogliono bene e poi nessuno che mi ha mandato un messaggio chiedendomi come sto“.

Ricordiamo, infatti, che la Prati giorni fa ha avuto un malore.

A Verissimo la Prati rivela di aver querelato tutti

“Marco Caltagirone, e non Mark, ha 54 anni, ed è riservatissimo e timido”,

ha spiegato Pamela circa il fatto che non esistano almeno sui social network o su internet scatti, notizie e riconoscimenti del futuro marito. Visto il polverone mediatico che si è alzato, Pamela Prati ha deciso di agire per vie legali.

“Ho querelato tutti. Mi sono rivolta ad un avvocato notissimo perché sono situazioni in cui bisogna intervenire legalmente“,

ha dichiarato la donna che non ha parlato assolutamente dei due bambini presi in affido.