La storia di Rocchi: Da Matteo Renzi alle scuse con…

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L'arbitro Rocchi andrà verso una sospensione dopo Juve-Roma

È sicuramente uno dei personaggi più chiacchierati e discussi del momento: stiamo parlando dell’arbitro Gianluca Rocchi che ha diretto la gara molto discussa tra Juventus e Roma.

L’arbitro si è reso protagonista di alcune decisione molto dubbie che hanno influenzato la sfida al vertice. In molti, col senno di poi, hanno criticato la designazione da parte di Braschi, chiedendosi come mai il designatore avesse scelto il secondo fischietto italiano e non il primo (Rizzoli). Nonostante gli errori di cui si è reso protagonista, l’arbitro Rocchi vanta un curriculum di tutto rispetto.

Il fischietto italiano nacque a Firenze nel 1973 e nella città fiorentina mosse i primi passi come aspirante calciatore. Le sue carenze tecniche, però, lo portarono a dedicarsi alla professione di arbitro. Durante la sua gavetta nei campi di provincia, Rocchi strinse amicizia con un altro giovane aspirante arbitro che di lì a poco decise di dedicarsi appieno alla carriera politica: Matteo Renzi.

L’attuale premier è un grande estimatore dell’arbitro fiorentino sin dai tempi dell’adolescenza tanto che Rocchi gli regalò una maglia usata durante la direzione di una partita di Champions quando Renzi era ancora sindaco di Firenze. Internazionale dal 2008, Rocchi nella sua carriera si è reso protagonista più di una volta di qualche decisione dubbia durante una partita.

Nell’ottobre del 2011 arbitrò Inter-Napoli, partita vinta dalla squadra campana che fu favorita grazie alla concessione di un calcio di rigore ed un’espulsione molto dubbia. A fine partita, Massimo Moratti lo definì un arbitro scarso e incapace di arbitrare le partite importanti. Nell’ultimo turno di Champions (quattro giorni prima di Juve-Roma), Rocchi fu criticato dalla stampa internazionale a causa di una sanzione sbagliata nei confronti di Felipe melo durante Arsenal-Galatasaray: l’ex centrocampista bianconero doveva essere espulso a causa di un intervento killer nei confronti di Sanchez, ma l’arbitro optò per la semplice ammonizione.

Oggi, il direttore di gara fiorentino rischia una sospensione di due giornate e, nel frattempo, emergono dei retroscena riguardanti sempre Juve Roma. Infatti pare che al termine della partita, i dirigenti romanisti si siano avvicinati al fischietto di Firenze chiedendogli delle spiegazioni. L’arbitro si è scusato e si è giustificato dicendo che, durante l’episodio del fallo di mano di Maicon, era stato stato tratto in inganno dallo spray che lui stesso aveva posizionato all’interno dell’area di rigore.

Il fischietto italiano ha anche aggiunto di non essere stato aiutato da nessuno dei giochi giocatori presenti e che comunque il gol di Bonucci non lo ha annullato perché lo riteneva regolare e non per una svista.