Sono passati tre giorni dal fischio finale di Juve-Roma, ma le acque sono tutt’altro che calme. Tra i più polemici c’è sicuramente il tecnico giallorosso Rudi Garcia che durante il match è stato squalificato per un gesto irriverente nei confronti dell’arbitro.
Inoltre ai microfoni dei giornalisti posta partita, l’allenatore francese aveva fatto una battuta dicendo che allo Stadium le aree di rigore sono grandi “17 metri”, facendo chiaro riferimento al rigore dubbio concesso su Pogba, episodio su cui restano e forse resteranno ancora dei dubbi.
Nella giornata di lunedì, il tecnico giallorosso aveva anche postato una frase sulla sua pagina ufficiale di Twitter scrivendo: “Partite come queste fanno male al calcio italiano“.
Dichiarazioni forti che comunque non dovrebbero costare nessuna squalifica in campionato a Rudi Garcia. Tuttavia, in questi giorni di continue polemiche, alcuni giornalisti molto attenti hanno fatto riportato alla memoria un episodio risalente al campionato scorso che hanno reso le dichiarazioni del francese un po’ un autogol.
Il 5 ottobre 2013, era andata in scena la sfida tra Inter e Roma che si affrontavano nella anticipo serale della settima giornata. La partita vide trionfare i giallorossi per 0-3 sul campo dell’Inter, ma durante la partita ci fu un episodio molto dubbio fischiato a favore della Roma.
Durante un’azione di gioco, Gervinho fu atterrato da Alvaro Pereira fuori dall’area di rigore, ma l’arbitro Tagliavento concesse la massima punizione e l’espulsione al difensore nerazzurro. In quell’occasione Rudi Garcia era passato sopra all’episodio dicendo ai giornalisti che “sono cose che possono capitare che non andava fatto nessun processo all’arbitro“.
Ad un anno di distanza da queste parole, il tecnico Garcia sembra aver cambiato completamente idea…