Dragon Ball Z: la serie TV giapponese compie 30 anni

Dragon Ball Z: la serie TV giapponese compie 30 anni
Dragon Ball Z: la serie TV giapponese compie 30 anni

Era il 26 aprile 1989 quando sulle tv giapponesi iniziò una delle serie animate più viste ed amate dell’animazione internazionale: Dragon Ball Z. Inizialmente, la serie avrebbe dovuto intitolarsi Dragon Ball 2, ma per un errore da parte della produzione, quel 2 venne scambiato per una Z. Quella svista contribuì tuttavia a dare all’anime un nome più altisonante, indicando il raggiungimento della potenza definitiva da parte di Goku e dei suoi amici. Creato come sequel della prima serie di Dragon Ball (che traspone i primi 194 capitoli del manga), Dragon Ball Z termina la trasposizione animata del fumetto scritto e disegnato da Akira Toriyama.

Dragon Ball Z: differenze con la prima serie

Rispetto alla prima serie, Dragon Ball Z si caratterizza per un aumento di azione e combattimenti, mettendo in secondo piano la vena comica che contraddistingueva le avventure di Goku bambino. La serie Z, lunga 291 episodi, offre ai personaggi di Toriyama una fama mondiale che poche altre serie giapponesi potevano vantare, almeno all’epoca.

In questa parte della storia, Goku è sposato con Chichi, figlia di Juma, e viene finalmente a conoscenza delle sue reali origini. In Dragon Ball Z il nostro eroe diverrà padre, prima di Gohan (ad inizio serie) e poi di Goten a fine saga di Cell.

Gohan: un protagonista mancato

Riguardo la figura di Gohan, il primogenito di Goku era destinato a divenire il successore di Goku e nuovo protagonista del padre, morto durante la battaglia contro Cell. Lo stesso cyborg creato dal dottor Gelo, il cosiddetto ‘essere perfetto’, verrà distrutto da Gohan trasformato in Super Saiyan 2 (seppur ‘incoraggiato’ dallo spirito di Goku) e nella saga di Majinbu raggiungerà un livello di combattimento addirittura superiore a quello del genitore.

Ma è tutto inutile: Gohan non riesce ad avere lo stesso successo di Goku e non fa breccia fino in fondo nel cuore lettori/telespettatori. Probabilmente, proprio per questo motivo, Toriyama fa resuscitare Goku nel corso del combattimento contro Majinbu, facendolo tornare al centro della scena.

Business is Business: le continue repliche Mediaset

La serie animata di Dragon Ball Z giunse in Italia nel 1998. Il cartone venne in primis proposto tramite VHS ad uscita bisettimanale dalla Deagostini, al prezzo di circa 15000 lire l’una. Due anni dopo, ad aprile 2000, la serie venne trasmessa per la prima volta su Italia 1, generando un successo strepitoso, eguagliando (se non addirittura superando) la massima icona animata della rete Mediaset all’epoca: Pokémon.

Da allora, l’anime è stato replicato sui canali del Biscione per quasi 20 anni, alla stregua di altre serie cult quali I Simpson, Griffin e Futurama. Questo perché Dragon Ball Z ha un fascino che pochi altri cartoni possono vantare: la crescita del protagonista, la ricerca delle magiche sfere del drago, azione allo stato puro (data da combattimenti che sono una vera gioia per gli occhi) e dalla rivoluzione della storia rispetto alla prima serie: con l’arrivo dei saiyan (razza aliena di cui anche Goku fa parte) sulla Terra, gli schemi della storia sono stravolti. Un esempio? Prendiamo il personaggio di Junior: il figlio di Al Satan debuttò come uno dei più acerrimi nemici di Goku. Il demone tentò di vendicarsi della morte di suo padre durante il terzo torneo di arti marziali visto al termine della prima serie dell’anime.

Eppure, dopo l’avvento di Radish, Vegeta e Napa, Junior diverrà prima alleato e poi fedele amico di Goku e degli altri guerrieri buoni. Anche la forza combattiva dei personaggi raggiunge un livello mai visto prima e si acuisce sempre più il divario di forza tra Goku e i guerrieri terrestri apparsi nella prima serie: Crili, Iamko, Tensing ecc. Una differenza incolmabile che sarà lapidariamente confermata con la trasformazione del protagonista in Super Saiyan nel corso della saga di Freezer. Insomma, fin dall’inizio, Dragon Ball Z mostra tutti gli ingredienti di una serie TV iconica destinata ad essere amata anche dalle future generazioni.