Manduria: le riprese dell’anziano picchiato a morte dalla baby gang(Video)

Picchiato e bullizzato

Le riprese dell’anziano picchiato a morte dalla baby gang fanno il giro dei telegiornali nelle ultime ore. La polizia sta eseguendo il fermo di otto persone, di cui sei minori, della cosiddetta “Comitiva degli Orfanelli”.

Tale gruppo è considerato responsabile del pestaggio di Antonio Cosimo Stano. Parliamo del 65 enne deceduto il 23 aprile scorso dopo essere stato picchiato e bullizzato da una baby gang a Manduria. (Continua dopo il video)

I reati che la Procura contesta ai fermati sono quelli di tortura e sequestro di persona. Anche Barbara D’Urso, nella sua trasmissione pomeridiana, ha parlato dell’accaduto chiedendosi di come fosse possibile che nessuno avesse sentito le urla di disperazione.

Incastrati a dovere

Non solo a Manduria circolano le riprese dell’anziano picchiato a morte dalla baby gang, ormai sono diventate virali. I video delle aggressioni e delle torture hanno consentito di attribuire responsabilità precise agli otto giovani (6 minori di 17 anni e due maggiorenni di 19 e 22 anni) sottoposti a fermo dalla Polizia perché ritenuti responsabili del pestaggio di Antonio Stano. Parliamo del 66enne pensionato di Manduria morto lo scorso 23 aprile dopo essere stato picchiato e bullizzato da una baby gang.

Altri sei minori restano indagati in stato di libertà. La misura cautelare non riguarda l’ipotesi di omicidio preterintenzionale perché si attende il responso dell’autopsia eseguita dal medico legale Liliana Innamorato. Essa stabilirà l’eventuale nesso di causalità tra violenze e decesso o se le percosse abbiano aggravato lo stato di salute di Stano fino a determinarne la morte. Speriamo che presto possa essere resa nota la verità dei fatti.

Atti violenti

Anche se le riprese dell’anziano picchiato a morte dalla baby gang fanno il giro del web, cerchiamo di capire il movente. I componenti della comitiva, che si facevano chiamare «gli orfanelli», si erano accaniti contro il pensionato, ex dipendente dell’Arsenale militare, che soffriva di un disagio psichico ed era incapace di difendersi e di reagire.