Simone D’anna: un grande talento nel calcio e nella vita (Foto)

Simone D’anna, il talento di chi ama e vive di calcio

Simone D’anna ha 28 anni ed è nato a San Pietro Vernotico il 24/05/1990. Il suo esordio tra i “grandi” viene molto presto quando aveva solo 16 anni. Era già in prima squadra a Casarano dove militava in promozione collezionando, sin dal primo anno, 26 presenze e ben 6 gol. Vi è rimasto per 4 anni, fino alla serie D, sfiorando la C per pochi punti. (Continua dopo la foto)

Dopo questi anni, arriva il suo esordio tra i professionisti. Viene acquistato dalla Fiorentina che lo gira in prestito a Gela in C1 dove colleziona le sue prime presenze ed i primi gol (all’ora c vi era ancora la C1 e la C2).

Simone D’anna e le esperienze nel calcio che conta

Simone D’anna, in seguito, ha disputato vari campionati anche in C2 (Campobasso, Catanzaro dove ha vinto il campionato, Fondi e Aprilia). Poi è ritornato in serie D dove è approdato a Monopoli ed ha vinto la Coppa Italia Nazionale.

Approdando successivamente in Lega Pro, è passato alla Cavese, dov’è stato per un anno e mezzo, in seguito al Gravina, fino a fine anno. Successivamente ad Altamura, per arrivane fino al nord, al Lecco (la sua squadra attuale). Il suo ruolo naturale è l’attaccante esterno, dx o sx che sia non cambia nulla, seconda punta e all’occorrenza una mezzala. Si adatta tanto in campo in base alle esigenze del mister.

Ci racconta il suo sogno nel cassetto e i suoi obiettivi futuri

Il nostro talento ci apre le porte del suo cuore e affronta tematiche forti e sensibili, del passato, presente e futuro:

“Le esperienze che ho maturato negli anni in campo sono state tante, come tanti sono stati gli errori che ho fatto. ormai il passato è passato e se sono quel che sono ora è anche grazie al mio “vissuto calcistico”. io sono abituato a guardare solo al presente e progettare un buon futuro. Il mio sogno nel cassetto, come tanti bambini che iniziano a giocare a calcio, è arrivare a calpestare palcoscenici importanti. ciò è ancora custodito lì, anche se sarà molto difficile esaudirlo, ma ci proverò in tutti i modi.”

Ancora prosegue Simone nel raccontare la sua visione dei prossimi dieci anni:

poi se non arriverò, almeno che ci ho provato. Tra 10 anni vorrei vedermi ancora nel mondo del calcio… non vorrò smettere di essere vicino al campo tra fare il mister o direttore sportivo, sono i ruoli che mi piacciono di più, poi le idee me le schiarirò più in là, quando starò per concludere… ora non ci voglio pensare perché ho ancora tanto da dare come calciatore. Sinceramente non ho nessuno da ringraziare, anzi, c’è chi ci ha messo del suo per ostacolarmi quel sogno che custodisco con tanto affetto… però, c’è da dire che, da quando ho conosciuto mia moglie, ho anche cambiato il modo di vedere tante cose. Se sono quel che sono è anche grazie a lei che mi ha regalato la gioia di essere marito e padre di un piccolo ometto di nome Jacopo di due anni”.

Auguriamo tanta fortuna a Simone e alla sua splendida famiglia. Calciatori del genere possono solo migliorare chi ci mette anima e cuore in questo sport.