Royal baby: (anche lui) sarà un futuro disoccupato, ecco perché

Royal baby
Meghan, Duchess of Sussex (2R) and Britain's Prince Harry, Duke of Sussex (R), react as they are presented with baby gifts by Canadian High Commissioner to the United Kingdom, Janice Charette (2L), at Canada House, the offices of the High Commision of Canada in the United Kingdom, during an event to mark Commonwealth Day, in central London, on March 11, 2019. - Britain's Queen Elizabeth II has been the Head of the Commonwealth throughout her reign. Organised by the Royal Commonwealth Society, the Service is the largest annual inter-faith gathering in the United Kingdom. (Photo by Chris Jackson / POOL / AFP) (Photo credit should read CHRIS JACKSON/AFP/Getty Images)

Appena nato, il piccolo Archie è già una star. In questi giorni non si fa infatti altro che parlare di lui, di com’è e di quale futuro lo attende. Nonostante sangue nobile gli scorra nelle vene, il royal baby non diventerà mai principe come papà, Harry d’Inghilterra, e dovrà imparare a rimboccarsi le maniche.

A pochi giorni dal super evento, il bambino ha già posato nelle foto pubblicate sui giornali. Secondo quanto riportavano testate britanniche, durante i primi mesi di vita se ne sarebbe dovuta occupare una tata altamente qualificata. Ma, dalle notizie che affiorano, si sbagliavano, in quanto il fatto di essere settimo in successione al trono gli negherebbe lo speciale trattamento. La famiglia reale stabilisce da protocollo che una professionista con comprovati requisiti si occupi appositamente dei nuovi nati.

Royal baby: una vita da comune mortale

Tuttavia Archie Harrison, così come qualsiasi altro bambino, verrà accudita da nonna Doria Ragland, la mamma dell’ex attrice trasferitasi in Gran Bretagna alcune settimane prima del parto. Soltanto dopo il periodo di maternità, potrebbe arrivare una tata, probabilmente non tenuta a libro paga da Buckingham Palace. In aggiunta, la residenza dove finirà per stabilirsi la famiglia del principe Harry non sarà Kensington Palace, bensì Frogmore Cottage, in piena campagna. Proprio qui il secondogenito di Lady Diana ha concesso le prime interviste successive al parto.

Il trono è un lontano miraggio

Il regolamento che detta le gerarchie di successione al trono prevede precisi limiti, inderogabili. Poiché settimo in linea di successione, il royal baby sarà quasi impossibile che un giorno venga incoronato, ma non finisce qui.

Mentre i figli di Kate Middleton e William potranno, laddove volessero, gestire e diventare ambasciatori delle organizzazioni no-profit costituite dai genitori, vale a dire le Tusk e Heads Together Trust, che perseguono come mission principale la salvaguardia dell’ambiente, del benessere psicologico e della fauna in Africa, il primogenito di Meghan e Harry non avrà la stessa opportunità.

Un’altra differenza significativa attiene al titolo che il royal baby riceverà. Non avrà mai la nomina principe, il che vuol dire che, una volta diventato grande, dovrà svolgere un lavoro, una professionale indipendente dalla sua appartenenza alla stirpe reale. Come d’altronde già capitato alle cugine di Harry e William, Eugenia e Beatrice di York, impegnate in attività che non hanno nulla a che vedere con il rispettivo titolo nobiliare. Perlomeno avrà modo di consolarsi con l’affetto che gli tributeranno i sudditi.