Zen-Zero, Torino, zona Vanchiglia.
Zen-Zero è un locale giovane, piccante come la radice di cui porta il nome, un ambiente accogliente dal look post-industriale, dove i mattoni a vista, il ferro battuto e il legno dei tavoli creano l’atmosfera giusta per godersi uno dei tantissimi e ricercatissimi cocktail preparati da Simone Marino – il giovane e talentuoso barman – e fermarsi per una veloce pausa pranzo, nonché per regalarsi il tempo per una cena “easy ma con gusto”.
Da Zen-Zero bisogna andare con calma, con la voglia di scoprire la sua lunga carta dei cocktails – unici i suoi drink allo zenzero (zenzero dining) e i Cocktails Signature – studiata da Diego Pellegrino, premiato barman A.I.B.E.S. Facile farsi contagiare dal buon umore e dalla cordialità dei ragazzi che lavorano nel locale e che ti fanno sentire un po’ come sul divano di casa.
Anche la cucina, semplice e curata, contribuisce a fare di Zen-Zero una meta senza orario, dove è bello incappare sia a pranzo che a cena. Si può “mangiare con lo zenzero” dall’antipasto al dolce, facendo un percorso gustoso e ricco, con piatti che hanno come comun denominatore la radice piccante e speziata. Oppure indugiare tra un tagliere di salumi e formaggi selezionati “Zenzero”, pizze al padellino con ricette “speciali” create dalle cuoche del locale, hamburger di carne ma anche totally veg. Un inedito è sicuramente il P’Agnolotto una biovetta fresca svuotata e farcita con freschissimi agnolotti (di Pasta & Company), condito con un classico ragù di carne o farcita con i “Plin” irrorati di sugo di arrosto. La consistenza del pane utilizzato per comporre il P’Agnolotto permette di contenere l’umidità del sugo senza che trapassi dal pane. Un concentrato di bontà e di tradizione legati anche ad una storia di famiglia… e se passate da Zenzero, magari qualcuno ve la racconterà.
Zen-Zero nasce nel quartiere Vanchiglia, uno dei quartieri più affascinanti e stimolanti della città, un luogo brulicante di vita per giovani nottambuli, ma anche per famiglie. Da qualcuno è stato designato come “the next big thing” a Torino, uno dei luoghi che più di altri porta la firma del grande Antonelli; al suo stile architettonico si ispira – grazie all’intervento dei giovane interior design Gianluca Carucci – questo nuovo locale torinese il cui nome suona già come una promessa di gusto, di benessere e di tutto ciò che oggi è considerato cool.
Tutto a Zen-Zero è stato scelto e studiato con cura e con passione. A partire dal nome stesso del locale e dalla sua doppia valenza: lo zenzero è una radice dal sapore piccante, rinfrescante ed energizzante proprio come lo spirito che anima tutto il giovanissimo staff del locale. Qui si respira energia buona, quella che dimostra come oggi sia ancora possibile unire i talenti e realizzare un progetto comune.
Sulle pareti ci sono i disegni di Alessandro Martina e di Riccardo Polla Pollin, due giovani che hanno dato vita a visioni pop, citazioni dotte, frame di videogiochi, segni alchemici tutti messi insieme e dosati con equilibrio, il principio intorno al quale ruota la filosofia di tutto il locale. L’idea è quella di creare una sorta di avamposto del divertimento (vissuto con intelligenza e positività) dal quale poter condurre una “guerriglia” contro un immaginario DAD, ovvero Dipartimento Anti Divertimento.
Sarà per l’atmosfera del quartiere Vanchiglia, molto diverso e lontano da San Salvario (di oggi), molto trasversale, molto aperto e meno “fighetto”; sarà perché lo Zen questo locale lo porta già inciso nel proprio nome, ma Zenzero rappresenta in pieno la voglia dei giovani di oggi di cercare e creare cose nuove, luoghi diversi che possano offrire esperienze differenti. Perché di cose belle e buone nessuno riuscirà mai ad averne abbastanza.