“Se ripassate fra cent’anni ci trovate sempre qua”.
Siamo ancora in Mondovisione. Contiamo i giorni, ancora pochi, poche date alla fine di quei concerti, del suono della sua voce, di quelle parole che lasciano segni sul cuore e brividi che corrono lungo la schiena.
Sono trascorsi circa quattro mesi dall’inizio del tuor, dal momento esatto in cui lo abbiamo visto e sentito entrare in “Mondovisione”. Il 30 maggio i suoi concerti, indimenticabili per chi li ha vissuti, partono con due date doppie allo stadio Olimpico di Roma, allo stadio San Siro di Milano e allo stadio Massimino di Catania.
Le canzoni in scaletta sono quasi sempre le stesse, unite ai nuovi successi dell’ultimo album “Mondovisione”, il decimo album in studio di Luciano Ligabue, pubblicato il 26 novembre 2013 dopo oltre tre anni dal precedente “Arrivederci, mostro!”. Le emozioni, quelle che Luciano lascia sulla pelle con i suoi spettacoli, sono come una di quelle vecchie canzoni che non ti stanchi mai di ascoltare. Da Urlando contro il cielo a Balliamo sul mondo a Certe notti, fino ad arrivare a quella chitarra che, sola sul palco, suona le note di Ho messo via. Lacrime che bagnano il viso, urla, grida, striscioni, magliette con le parole delle sue canzoni e su quel palco lui, forse un po’ invecchiato, ma sempre pronto a regalarci un sogno.
Una scenografia che lascia, ancora una volta, senza fiato. Per ogni canzone immagini, luci, i volti di chi gli è accanto, i suoi ricordi in quelle immagini, i nostri ricordi nelle sue note.
Ma chi lo ha vissuto lo sa, uno dei momenti più emozionanti di quei concerti che vorresti non finissero mai, arriva nel momento in cui Liga lascia cantare il suo pubblico, un attacco, la riconosci, quella canzone, e la successiva e un’altra ancora. Canti con lui, con il suo cuore, immenso, quello dell’uomo prima dell’artista. Mille luci illuminano i volti di coloro che lo hanno seguito, da sempre, che continuano a farlo, che ci saranno ancora, anche dopo la fine di questo tour che lascia senza fiato. Un tour in Mondovisione.
Sul palco Ligabue sarà come sempre accompagnato dal “Gruppo”, la sua band formata da Federico “Fede” Poggipollini (chitarra), Niccolò Bossini (chitarra), Luciano Luisi (tastiere e programmazioni), Michael Urbano (batteria) e Davide Pezzin (basso).
E ancora, dopo le date italiane, ha inizio l’ultima tappa del tour, quella che, forse, fa un po’ più paura, anche ad un gigante come lui. Luciano sarà in America, con cinque date porterà oltreoceano la sua musica, una musica che ha emozionato e continua ad emozionare il mondo.
Queste le date:
Sabato 18 ottobre – Toronto (Casino Rama)
Domenica 19 ottobre – New York (Terminal 5)
Mercoledì 22 ottobre – Los Angeles (Whisky a Go Go)
Venerdì 24 ottobre – San Francisco (Dna Lounge)
Domenica 26 ottobre – Miami (Grand Central)
E ora? Cosa accadrà al termine di questo tour? Al termine di queste nuove emozioni che è riuscito a regalarci? Non lo sappiamo. Una domanda che non ha ancora una risposta. Ma ciò che sappiamo con certezza è che, per Liga, è difficile restare con le mani in mano. E allora lo aspettiamo, ancora una volta, con quella voce che gira nella testa, quella musica che vola sul cuore, quelle parole che si fissano nella memoria, per sempre.
“Io ti sento in tutte le canzoni, in un pezzo che era lofio e adesso non lo è più”.