Roberto Benigni e i dieci comandamenti

Roberto Benigni torna in prima serata su Rai1. Due saranno le serate che lo vedranno protagonista mentre decanta i Dieci Comandamenti.

“Quarant’anni in Rai, ma è la prima volta che mi ritrovo qui nella Sala degli Arazzi – ha detto Roberto Benigni presentando le due serate – Ho fatto uno spettacolo sulla Divina Commedia di Dante, sulla Costituzione, sull’Inno di Mameli ora sui Dieci comandamenti, penserete che mi sono montato la testa. Il prossimo anno vi prometto l’esegesi dei sette nani. Ma questo è il più emozionante di tutti: chiunque li conosce, la Bibbia è il libro più famoso del mondo, tutti sono convinti di conoscere i Dieci comandamenti, ma poi molti fanno confusione: ho un amico che è convinto siano non uccidere la donna d’altri, non rubare durante le feste. Quando ho iniziato a leggerli mi sono reso conto che sono uno più bello dell’altro, hanno segnato il mondo intero: sono il riassunto di tutto, sono parole vive che contengono la morale, l’etica. Hanno fatto entrare l’infinito nella vita di tutti i giorni; uno chiede un caffé dopo averle lette e diventa immortale. Sono il più grande spettacolo per eccellenza, sia religioso che laico”.

Uno spettacolo che si preannuncia unico, come ogni show o film, che lo vede protagonista. Un sorriso, più di uno, riuscirà a strapparci l’attore premio Oscar e non solo, che ha già portato in scena la Divina Commedia, la Costituzione e l’ Inno.

 “Ho fatto uno spettacolo sulla Divina Commedia di Dante, sulla Costituzione, sull’Inno e ora sui Dieci Comandamenti. Penserete che mi sono montato la testa. Il prossimo anno vi prometto l’esegesi dei sette nani”.

A distanza di due anni dall’ultimo successo che lo ha visto sul piccolo schermo con la Costituzione italiana, Benigni torna in tv con uno spettacolo che merita di essere visto e vissuto, proprio come quelli passati.

 “Con I Dieci Comandamenti per la prima volta si danno delle regole, pensate cosa sarebbe se non ci fossero stati.”

L’uomo, più dell’attore, che entusiasma le masse, che si lascia amare e ama senza riserve, tornerà per abbracciarci ancora, per farci innamorare ancora una volta del suono della sua voce, come accadde quella sera in cui i versi del V Canto dell’Inferno dantesco sono entrati in noi, per non uscirne più.

Roberto Benigni, quando gli viene chiesto quale sia il comandamento con cui ha più problemi e il suo preferito afferma, con quel sorriso che lo contraddistingue:

“Lei mi vorrebbe far dire non commettere atti impuri che tra l’altro originariamente era diverso, era non commettere adulterio… Quelli che preferisco sono Adora il padre e la madre e Ricordati di santificare le feste perché non hanno il non, non sono divieti.”

La sua capacità di rendere “semplice”, accessibile a chiunque, ciò che sembra “troppo alto”, incomprensibile, da sempre rende questo grande artista, un uomo che non si può non amare. Un uomo capace di farci amare ciò che mai avremmo creduto potesse piacerci.

Ancora una sfida, dunque, per Roberto Benigni, che il 27 ottobre compirà 62 anni.

E mentre attendiamo ciò che, di sicuro, sarà stupendo e immenso, proprio come lui, Benigni prepara il suo prossimo film.

“Siamo nella fase della scrittura del soggetto. È tanto tempo che non faccio cinema, ho molta nostalgia perché tv e film sono mezzi molto distanti”.

E ancora, il mattatore, l’uomo con uno dei sorrisi più dolci d’Italia, parla dell’articolo 18.

“Per fortuna non siamo arrivati al comandamento 18. È sparito il lavoro e persino la parola, ora si usa ‘ job’, che è una parola molto meno bella rispetto alla nostra”.

Saluta il suo pubblico Roberto Benigni, ancora una volta, in attesa di quelle due serate in cui ci accompagnerà in un mondo, per molti, ancora sconosciuto.