Casa Gibson ci ha regalato una bella sorpresa lo scorso anno, riuscendo nuovamente a reinventarsi, nonostante
i tanti modelli già in produzione.
Questa è la volta di uno strumento custom shop della produzione di Memphis, ennesimo aggiornamento della fortunatissima serie di electric spanish (ES) finora uscite sul mercato.
In particolare la nuova arrivata ES-390 è la sintesi tra la 330 e la recente 339.
Della prima riprende il concetto di chitarra dal corpo thinline completamente vuoto, mentre della seconda utilizza le stesse misure sottodimensionate rispetto alla norma dei body ES.
Se aggiungiamo che i pick-up installati sono due mini-humbucker AlNiCo II allora si può considerare il
prodotto come una vera boccata d’aria per la blasonata casa americana.
Il legno utilizzato per il corpo del modello da noi recensito è acero figurato laminato (tre strati di cui quello centrale in pioppo) con manico in mogano e dal colore vintage cherry.
Esiste anche una versione in acero non figurato.
Il binding è il classico color crema che contorna il top, il fondo e la tastiera in palissandro intarsiata da segnatasti madreperlati.
Il battipenna è in 5 strati bianchi e neri alternati.
Le meccaniche sono Kluson Tonepros dal rapporto 15:1.
L’hardware è cromato con il classico ponte tune-o-matic e l’attaccacorde trapezoidale.
Una nota di merito riguarda i condensatori usati, al mylar e non i (ahinoi) diffusissimi ceramici a forma di lenticchia che penalizzano non poco la definizione del suono finale.
Quindi ci sono tutte le premesse per uno strumento dal notevole potenziale.