Sophia Loren pizzicata a Bari in sedia a rotelle in compagnia di un giovane ragazzo

Sophia Loren pizzicata a Bari in sedia a rotelle in compagnia di un giovane ragazzo
Sophia Loren pizzicata a Bari in sedia a rotelle in compagnia di un giovane ragazzo

Sophia Loren è a Bari. La grande diva, scortata da agenti di sicurezza, si è recata nella cittadina barese per raggiungere suo figlio, Edoardo Ponti. Molti fan l’hanno accolta con un sonoro applauso. Inoltre, l’hanno vista anche sciupata e in sedia a rotelle. Che cos’è successo? (Continua dopo la foto)

Sophia Loren pizzicata a Bari in sedia a rotelle in compagnia di un giovane ragazzo
Sophia Loren pizzicata a Bari in sedia a rotelle in compagnia di un giovane ragazzo

Sophia Loren in carrozzina tra i quartieri di Bari

Capelli grigi scuri con qualche sfumatura bianca. Viso trasandato e spento. Vestaglia lunga con i motivi floreali, uno scialle che copre le spalle e, infine, le ciabatte. In sedia a rotelle e in compagnia di un giovanissimo ragazzo. Così è stata fotografata Sophia Loren dal noto settimanale Tv Sorrisi E Canzoni.

In realtà, la grande diva italiana è sulla carrozzina solo per esigenze di copione. Nel dettaglio, la città di Bari è in fermento per le riprese del film intitolato La Vita Davanti A Sé. Si tratta di un progetto molto caro alla Loren. Infatti, la nuova pellicola è diretta da Edoardo Ponti, ovvero il figlio dell’attrice. Il regista l’aveva già diretta in Cuori Estranei nel 2002 e in un cortometraggio Voce Umana nel 2014.

La Vita Davanti A Sé, il nuovo film con protagonista la favolosa Loren

Le riprese de La Vita Davanti A Sé finiranno a fine luglio. Il film è tratto dall’omonimo romanzo di Romain Gary. Sophia Loren veste i panni di Madame Rosa, una donna ebrea sopravvissuta ai campi di concentramento. L’anziana accudisce i figli di prostitute che per legge non possono tenerli. Oltre a loro, accudisce Momò, un bambino che proviene da una famiglia musulmana. Ogni mese, la signora riceve un vaglia per l’accudimento di Momò.

Con il passare degli anni, la salute di Madame Rosa peggiora a vista d’occhio. Momò è combattuto tra il timore di essere affidato all’assistenza pubblica e la paura di perdere la sua unica figura materna. Un giorno, l’anziana signora riceve la visita del vero padre di Momò. Si scopre così che l’uomo ha scontato 12 anni di carcere per aver ucciso la madre del ragazzo.

Ad un certo punto, le condizioni di salute della protagonista peggiorano ancora di più. Momò decide di assecondare il desiderio dell’anziana, cioè morire nel suo angolo ebraico. Il ragazzo rimane con lei fino a che l’odore del cadavere non richiama i vicini del palazzo.