Guillermo Mariotto sull’essere gay: “Pensavo di avere una malattia”

Guillermo Mariotto
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Guillermo Mariotto a Non Disturbare confessa di aver attraverso l’inferno da piccolo

Il Guillermo Mariotto che non ti aspetti. Per Non Disturbare, è stato intervistato nella terza puntata anche il giudice di Ballando con le Stelle, lasciatosi andare ad una lunga confessione con Paola Perego. La brava conduttrice, in un’atmosfera suggestiva quale può essere una camera d’albergo, è riuscita a mettere a suo agio lo stilista venezuelano, toccando vari temi, compresa l’infanzia e, in generale, la gioventù. Già nei convenevoli di rito emergono i primi retroscena: si chiama Jesus Guillermo, un nome che ovviamente non ha scelto, ma comunque in grado di condizionare la sua esistenza. E sulla omosessualità:

“Ero un ragazzo gay e pensavo di avere una malattia che conoscevo solo io”

Un episodio traumatico per il giudice di Ballando con le Stelle

Da giovane ha attraversato l’inferno. Durante la lunga intervista concessa ai microfoni del programma Rai, Guillermo Mariotto rivela un episodio traumatico, assistito coi propri occhi quand’era ancora adolescente: un ragazzo truccato preso  a sassate per strada. Era con suo padre, un vero maschilista e da lì pensò che se ne sarebbe dovute andare. Anche perché il papà promuoveva i comportamenti più maschilisti del mondo. Insomma, Guillermo si sentiva rifiutato pure a casa.

Giovanissimo fece dunque le valigie e partì verso una nuova destinazione. Scelse di trasferirsi in un posto dove poteva sentirsi libero, dove poteva essere sé stesso. Nel corso della lunga chiacchierata Guillermo Mariotto riceve una telefonata dalla mamma, a cui proprio la presentatrice risponde. Com’era da piccolo? Bello, ma anche un terremoto! E data anche l’attuale esuberanze non fatichiamo a crederle! Comunque, è bello constatare che nonostante abbia lasciato il nido in età precoce abbia comunque conservato un legame con la propria famiglia di origine.

Guillermo Mariotto commosso

Guillermo Mariotto prosegue raccontando che alla nascita aveva la milza ingrossata, i medici non sapevano se gli avrebbe arrecato danni fino all’età dello sviluppo. Sua nonna, convinta religiosa, lo raccomandò a San Paolo. Ogni anno Guillermo faceva cinque ore di processione! Ed è quando si tocca l’argomento fede che scoppia in lacrime.

Tra Mina e Raffaella Carrà, sceglie la tigre di Cremona. Lei ha interpretato i brani che più facilmente intona al creatore. Poi, rivolgendosi a Dio con i versi di E Se Domani, non trattiene l’emozione. La voce si fa tremante, gli occhi iniziano a diventare lucidi. In questo momento finisce per commuoversi e Paola Perego con dolcezza lo accarezza.