KontroKultura intervista l’attore Michele D’Anca

"Il segreto del mio successo? Il duro lavoro!"

KK intervista Michele D'Anca
Kontrokultura intervista l'attore Michele D'Anca, l'amatissimo Sebastian Castelli di Centovetrine

Abbiamo incontrato Michele D’Anca, l’amatissimo tycoon Sebastian Castelli della soap opera di Canale 5 Centovetrine.
L’attore ha risposto con molto entusiasmo alle nostre domande, raccontandoci di sé, degli sviluppi futuri del suo personaggio ma anche del rapporto con i social network e delle sue attività quando è lontano dal set. Buona lettura!

 

D. Da oltre 5 anni lei interpreta il ruolo di Sebastian Castelli, un uomo spregiudicato ma anche capace di grandi sentimenti: cosa apprezza di questo personaggio, e quali caratteristiche, invece, non sopporta?
R. Apprezzo la sua grande generosità e la sua capacità di amare, sia che si tratti della sua donna che dei suoi figli. Apprezzo il coraggio di un uomo dalla forte tempra che ama combattere per ciò in cui crede senza avere paura di nessuno. E mi piacciono moltissimo i suoi momenti di fragilità, il suo desiderio di rendersi migliore, nei quali esce fuori un Sebastian più intimo e sensibile.
Non sopporto tutte quelle situazioni nelle quali recita la parte dell’uomo zerbino con le donne, come è successo troppo spesso con Laura. Sebastian ama, ma non è uno zerbino, non è nel suo carattere. Così come non mi piacciono le situazioni d’amore troppo sdolcinate. Sebastian è un uomo romantico ma mai lezioso e svenevole. Ogni volta che incontro scene del genere, faccio il possibile per adattarle alla mia linea interpretativa che ormai, dopo cinque anni, mi appartiene pienamente.

D. Si può dire che, a pochi anni dal suo ingresso, Sebastian sia diventato a tutti gli effetti il protagonista maschile della soap, e bisogna anche dire che lei è un attore molto amato dal pubblico. Come ha fatto a conquistare il cuore dei telespettatori di Centovetrine? Qual è il suo segreto?
R. Il mio segreto è solo uno: lavoro duro. Preparo con estrema attenzione le scene da girare e, se ne ho la necessità, le provo prima di arrivare sul set. Sto attento allo svolgersi delle trame e alla loro congruenza, secondo lo stile e la psicologia del mio personaggio. Lavoro molto sui dialoghi. Arrivo sul set concentrato e con la memoria a posto. E soprattutto cerco di non perdere mai di vista il mio obiettivo che è quello di creare un personaggio credibile, umano e reale, insomma, convincente. Quando questo avviene, di solito, nascono le emozioni. Oltre a ciò, mi aiutano i tanti anni di esperienza di soap che ho alle spalle, sia soap Rai che Mediaset. Conosco molto bene gli specifici meccanismi creativi di questo tipo di fiction.

Michele D'Anca è Sebastian Castelli
Michele D’Anca interpreta Sebastian Castelli

D. Da alcune settimane è iniziata la nuova stagione di Centovetrine, cosa ci può dire riguardo al futuro di Sebastian?
R. Sebastian passerà attraverso diverse trame. Le prime riguarderanno i suoi figli e la famiglia Castelli. Avrà molto a che fare con la new entry Anna Favella, che interpreterà il ruolo di Alba, la figlia di una sua ex amante. Poi, sarà molto vicino a sua figlia Viola, che sarà colpita da un dramma molto doloroso.
A metà stagione Sebastian entrerà stabilmente nella “linea nera”, ossia la trama più importante della soap che riguarderà le lotte di potere e la Holding Ferri, e sarà molto presente nelle puntate. Avrà a che fare con Jacopo, Ettore, Rowena, Carol e infine incontrerà i fratelli Della Rocca.
Vedrete un Sebastian molto intenso e determinato e per certi aspetti anche ironico e divertente.

D. Sappiamo che la storia d’amore tra Sebastian e Laura Beccaria finirà, nonostante la vostra sia una fra le coppie più amate di Centovetrine. Alcuni l’hanno definita la vera “coppia romantica” della soap. Cosa avete pensato lei ed Elisabetta Coraini quando siete stati informati della fine della vostra storia?
R.Ci siamo guardati negli occhi con un misto di tristezza e nostalgia ma anche di consapevolezza. Sapevamo di aver dato molto come coppia durante i tre anni del nostro rapporto. Abbiamo accolto la scelta degli autori concordando sul fatto che, da come le trame erano state condotte fino a quel punto, era meglio dividersi, e in fondo sapevamo che ad entrambi sarebbe piaciuto sperimentarci in altre storie e con altri personaggi. Io ed Elisabetta sappiamo bene che questa decisione farà discutere molti fan della coppia ma non possiamo farci niente. Le soap sono fatte così. Altre grandi storie d’amore di Centovetrine sono finite: Carol/Stefano, Anita/Marco, Carol/Adriano. Adesso tocca a noi ma, in ogni caso, siamo consapevoli e fieri di aver raccontato una bella pagina di storia di Centovetrine.
Naturalmente, questo non significa che non vedremo più scene tra Sebastian e Laura. Continueranno ad emozionare ancora.

D. Pare che in questa quindicesima stagione Sebastian interagirà molto con Carol. Ci parli del suo rapporto professionale con Marianna De Micheli, com’è recitare con lei?
R. È un vero piacere. Marianna è un’ottima professionista che viene dal teatro come me ed entrambi abbiamo fatto molta televisione. A mio parere, ci accomuna anche un certo stile recitativo: Marianna è precisa nelle intenzioni, negli sguardi, nelle intonazioni così come piace fare a me. Siamo entrambi molti “fisici” quando recitiamo e ci piace anche improvvisare, se occorre.
Fin dal mio arrivo a Centovetrine ho desiderato una trama importante in coppia con la De Micheli: trama d’affari, di potere o d’altro. Ero sicuro che recitare in coppia con lei avrebbe prodotto scene emozionanti e ad alti livelli di recitazione. Rivelai questo mio desiderio anche sui social nertwork circa cinque anni fa e mi ricordo che i fan amanti della coppia Carol/Adriano mi derisero: “Gli piacerebbe!” Scrissero.
Per molto tempo, sembrava impossibile che Sebastian potesse avere storie importanti insieme a Carol. Poi, evidentemente, è successo qualcosa che ha imposto dei cambiamenti di rotta. Carol aveva un urgente bisogno di un nuovo partner maschile che fosse alla sua altezza e Sebastian doveva diventare primario nelle trame e molto presente, dopo la sua lunga e sofferta assenza. Così, si è deciso di unire due degli attori più capaci e amati della soap investendo sulla loro forza interpretativa come motore di Centovetrine.
Visti i risultati di ciò che abbiamo girato, posso affermare che il mio fiuto scenico aveva ragione. Con buona pace dei fan, la “regina di Centovetrine” ora dovrà vedersela con me. Preparate i pop corn, perché io e Marianna abbiamo fatto un grande lavoro, e ve lo assicura chi fino ad ora non ha mai tradito e deluso il suo pubblico. Ne riparleremo a fine stagione.

D. Se fosse lei a dover scrivere una storyline per Sebastian, in quale situazione lo collocherebbe?
R. Le soluzioni creative potrebbero essere infinite, così come le potenzialità del mio personaggio. Non saprei. Però ricordo che un giorno parlai con un nostro collaboratore dell’idea di veder entrare Sebastian nel mondo del cinema nel ruolo di un produttore cinematografico. Un ramo della Holding Ferri potrebbe investire nell’industria cinematografica. Sebastian incontrerebbe così tantissima gente. Potrebbero svilupparsi trame fra produttori, scrittori, registi, e magari potrebbe innamorarsi di una attrice debuttante stile Margot Sironi in guerra con un’altra giovane attrice. Sarebbe divertente.

Michele D'Anca
Michele D’Anca ritratto dal fotografo Luca Spampinati

D. Lei è molto attivo sui social network: usa Twitter, Instagram, e su Facebook gestisce la sua Fan Page ufficiale e due pagine personali. Quando la soap ha rischiato la chiusura è stato uno degli attori che ha maggiormente supportato le iniziative dei fan volte ad evitarla; cosa ne pensa della possibilità di avere un rapporto diretto con gli spettatori?
R. Internet è un mezzo straordinario e senza dubbio i social network facilitano la partecipazione e lo scambio di idee. Quando i social non esistevano, era quasi impossibile riuscire a contattare il proprio attore preferito ma adesso con un po’ di fortuna ci si può riuscire. E per un attore era impossibile ricevere da migliaia di spettatori commenti “a caldo” sul suo lavoro, poter ringraziare il pubblico di persona per i loro apprezzamenti, e così via. Tra i miei spettatori, grazie ai social, ho conosciuto tante persone e con alcune di loro, anche fan della soap, è nata una piacevole amicizia. Insomma, è una bella possibilità di socializzazione, purché il rapporto tra attore e spettatore sia basato sul rispetto, la discrezione, la buona educazione e il buonsenso. Purtroppo, ho constatato che in alcuni gruppi social non è così, lì dove la partecipazione non è filtrata da un’etica comportamentale o, se vogliamo, da un codice morale che regoli e moderi la comunità web. In questi casi, il rapporto diretto che offrono i social è inaccettabile ed è bene mantenere le distanze. È un problema che molti attori e star di cinema e tv conoscono bene, per questo preferiscono rimanere circondati da un’aura di irraggiungibilità. Ma su questo argomento, non voglio aggiungere altro. Non è il caso di dare importanza a chi non ne ha alcuna.

D. Spesso, su internet, si assiste a dibattiti su chi gradisce leggere le anticipazioni riguardanti le trame della soap e chi invece preferisce restarne all’oscuro. Lei pensa sia giusto o sbagliato scrivere anticipazioni?
R. Io non amo dare anticipazioni, se non in rari casi concordati con l’ufficio stampa o quando è necessario fare chiarezza su anticipazioni scritte in modo fuorviante. Penso sia sconveniente. La mia opinione è che raccontare prima del tempo, molti mesi prima, lo svolgersi di trame con i suoi momenti clou, possa incuriosire ma privi lo spettatore del piacere della suspense. I colpi di scena, espedienti narrativi importantissimi, perdono così la loro ragion d’essere e non ci si sorprende più di niente. Inoltre, sapendo già tutto, lo spettatore è indotto a fantasticarci sopra e a criticare questo o quello, una coppia o un’altra, addirittura alcune new entry, ancora prima di vederli agire per poi lanciarsi in conclusioni precipitose e inesatte.
Nel cinema, ad esempio, si cerca in tutti i modi di evitare che si racconti il film prima della sua uscita.

D. Lei si è diplomato all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico” e ha partecipato a diversi stage in Italia e all’estero; che ne pensa di chi, invece, debutta in televisione senza una base forte alle spalle?
R. Credo che alla fine fallirà inesorabilmente e di esempi del genere nel nostro paese, cioè di “attori” improvvisati caduti nel dimenticatoio, ne abbiamo tantissimi. A meno che non si tratti di uno di quei rari casi nei quali balza fuori un talento nascosto, che dovrà in ogni caso essere educato per potersi esprimere al meglio e affermare.

D. Sul suo lungo curriculum figurano tanti spettacoli teatrali, diverse serie televisive e un’intensa attività di doppiaggio, ma una sola interpretazione cinematografica, perché?
R. Non lo so. Il mondo del cinema italiano è molto strano e francamente non lo capisco. Ma io sono un attore che non si arrende e che sa aspettare il momento giusto. Arriverà anche questo.

D. Progetti per il futuro?
R. Ho da poco terminato le riprese della XVa stagione di Centovetrine, che mi hanno impegnato tantissimo e, per ora, mi concederò un periodo di riposo. Sarò in ogni caso impegnato con la promozione della soap e parteciperò a vari eventi culturali. Probabilmente continuerò a vestire i panni di Sebastian Castelli e credo che nel mio futuro ci sarà ancora tanta televisione.
Nel frattempo, coltivo anche altre passioni come l’arte fotografica. Ho esposto, di recente, e con inaspettato successo, alcuni miei lavori alla mostra EroticaMENTE IV che si è svolta a Milano, inoltre ho molta voglia di tornare a lavorare alla stesura del mio romanzo, rimasto incompiuto da quando ho iniziato a lavorare a Centovetrine.

 

Nel ringraziare Michele D’Anca per la grande disponibilità accordatami e il collega Marco Kontrokultura per la collaborazione, vi ricordo che, se volete restare sempre aggiornati con i miei articoli di attualità, spettacolo e cucina, potete seguirmi mettendo il vostro like qui.