Continuano senza sosta le indagini sulla morte del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega (34). È da segnalare un nuovo sopralluogo all’hotel Le Meridien di Roma, lo stesso in cui alloggiavano i due assassini del carabiniere originario di Somma Vesuviana.
Il sopralluogo all’interno dell’albergo, sito nel quartiere Prati, è iniziato in data 6 agosto 2019 da parte degli uomini dell’Arma. Sono in corso accertamenti all’interno della camera di Christian Gabriel Natale Hjorth e Finnegan Lee Elder (19). I due ragazzi originari della California, appena maggiorenni, risultano al momento reclusi per l’omicidio di Mario Cerciello Rega, orfano di padre e sposatosi da pochi mesi.
Come leggiamo da FanPage, in mattinata dovrebbero arrivare anche gli avvocati dei due giovanissimi, che assisteranno al sopralluogo in atto. Si tratta dello stesso hotel in cui Hjorth e Elder si sono rifugiati dopo aver posto fine alla vita di Rega in via Pietro Cosso. All’interno della stanza è stata trovata l’arma del delitto: un pugnale da Marine lungo 18 centimetri. Cerciello è stato colpito (e ucciso) con 11 fendenti.
Al momento del rinvenimento, il pugnale risultava essere ancora sporco di sangue. L’esecutore materiale dell’omicidio sarebbe stato Finnegan Lee Elder, che, prima del delitto, nascondeva il pugnale in questione all’interno della tasca della felpa.
Gli inquirenti sono ancora alla ricerca di nuovi elementi riguardo l’omicidio di Mario Cerciello Rega, ucciso a Roma con 11 fendenti. Al momento le indagini si sono di nuovo concentrate all’interno dell’albergo in cui avevano trovato rifugio i due ragazzi statunitensi accusati dell’omicidio. L’hotel rimane uno dei punti focali per gli investigatori. Al momento sono al vaglio della Procura le immagini estratte dalle videocamere di sorveglianza presenti in zona. Nessuna delle telecamere attualmente esaminate è risultata utile alle indagini, in quanto nessuna di esse avrebbe ripreso il momento esatto dell’omicidio di Cerciello Rega. Pare infatti che quella sera, le videocamere di una banca vicina al luogo del delitto non funzionassero quella sera.
Il lavoro sui filmati tuttavia non si ferma e per acquisire ulteriori elementi utili, gli investigatori stanno cercando di isolare le immagini riprese dalle videocamere che si trovano in altri punti, ad esempio, quelle di una vineria situata in via Gioacchino Belli, una strada che tutti i protagonisti della triste vicenda avrebbero dovuto percorrere la sera del delitto. È proprio in quella zona (non molto lontana dall’hotel Meridien) che i due giovani americani avrebbero gettato, all’interno di un’aiuola, il borsello sottratto a Sergio Brugiatelli.
I legali di Finnegan Lee Elder e Christan Gabriel Natale Hjorth hanno presentato al Tribunale del Riesame un’istanza di scarcerazione per i loro assistiti. Nel frattempo, a causa di alcuni punti ancora da chiarire nella vicenda, i familiari dei due ragazzi hanno ingaggiato un team di investigatori privati per effettuare indagini parallele a quelle dei loro colleghi italiani.
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