Gravidanza felina: un panorama a 360°

gatta incinta
Gravidanza felina

Benvenuti cari amici e benvenute care amiche, è un piacere accogliervi in questa nuova rubrica dedicata interamente ai nostri amici felini. Prima di cominciare voglio farvi una premessa: non c’è cosa più importante di conoscere a fondo i nostri gatti, per accudirli e accoglierli in modo del tutto consapevole.

Proprio per inaugurare la nascita di questo spazio tutto felino, voglio parlarvi nel dettaglio della gravidanza felina.

Una gatta che rimane gravida vive un periodo di gestazione della propria cucciolata che oscilla tra i 56 ed i 76 giorni.

Quando dura in media una gravidanza felina?

Circa 8 settimane, dunque 63 giorni, al termine della quale la neo mamma darà alla luce tra uno e 8 cuccioli!

Come possiamo capire che la nostra gatta è in dolce attesa?

In genere i primi segnali si manifestano all’incirca 3 settimane dopo l’accoppiamento, per la precisione dopo 18 giorni. Osservando attentamente la gatta è possibile notare un particolare ingrossamento generale e, soffermandosi sui capezzoli, potremo notare che i capezzoli risultano essere più rosacei del normale.

E se la gatta non dovesse mostrare questi cambiamenti?

Sarà in ogni caso facile notare che qualcosa in lei sta cambiando, perché non si verificherà l’estro periodico. La gatta dimostrerà piena attività e salute sino al raggiungimento della sesta settimana di gestazione, dopodiché noteremo una progressiva tendenza a trascorrere più tempo, nell’arco della giornata, a riposare, oltre alla chiara ricerca di un luogo ideale dove dare alla luce i suoi piccoli.

La gatta perde appetito, fatica a fare i suoi bisogni ed è molto assetata?

In questi casi è necessario recarsi dal veterinario, perché la gravidanza potrebbe trovarsi di fronte a delle complicazioni. È fondamentale monitorare con costanza le gatte gravide e assicurarsi che non perdano mai l’appetito.

Gravidanza perfetta, è arrivato il momento del parto!

I gattini, al termine della gravidanza, nascono all’interno di una sacca di una sostanza gelatinosa e sarà la mamma stessa, leccandola dolcemente, a romperla, concedendo ai suoi piccoli il primo respiro del mondo e sarà sempre la mamma a rompere il cordone ombelicale, accompagnando ed insegnando sin da subito ai suoi cuccioli a respirare in modo autonomo.

Tagliato il traguardo della nascita…inizia l’avventura!

La prima settimana abbondante di vita dei cuccioli procede a livello simbiotico con la madre, la quale li nutre, allattandoli, una volta ogni 3 ore, nell’arco della giornata ed una volta ogni 2 ore durante la notte.

La prima pesata…che tenerezza e che piccolezza!

Appena nati i gattini non superano il peso di 100-150 gr, dunque la delicatezza è estrema, ma niente paura, perché sarà mamma gatta ad occuparsi di tutto e, grazie al suo latte, aiuterà i suoi piccoli a raddoppiare il loro peso nel giro di una sola settimana, traguardo affiancato dalla prima apertura degli occhi.

L’importanza fondamentale dell’allattamento

Durante le prime 5 settimane di vita i cuccioli non devono mai separarsi dalla mamma e questo perché la costanza dell’allattamento è fondamentale per la sopravvivenza e per l’avviamento alla crescita, ma non solo: in questo primo periodo di vita mamma gatta trasmette ai suoi piccoli tutti gli anticorpi necessari per le difese immunitarie. Si potrà procedere con lo svezzamento solo dopo la quinta settimana di vita dei cuccioli.

Gattini teneri e coccolosi ma… mamma gatta gelosa graffia senza remore!

Sappiamo che è quasi incontrollabile l’istinto di coccolare e spupazzare i piccoli nuovi arrivati, ma bisogna resistere! Mamma gatta è molto protettiva e sempre pronta a tirare fuori le unghie! Dare tempo al tempo! L’apprensione materna perdura con costanza per i primi 3 mesi di vita dei cuccioli, dopodiché si verificherà il naturale allontanamento, che porterà mamma gatta a non riconoscere più i suoi piccoli. A differenza dell’essere umano, i felini hanno una memoria visiva associativa, il che significa che sono in grado di riconoscere i cuccioli solo durante la loro “infanzia”, ovvero fino al momento in cui inizieranno a cambiare aspetto.

Un trauma inevitabile

Quando i cuccioli inizieranno a mutare il loro aspetto, mamma gatta subirà il trauma della perdita della sua prole e i cuccioli il trauma dell’abbandono, ma i “non più cuccioli” non perderanno mai l’abitudine di raggomitolarsi dove sono cresciuti e dove hanno vissuto con la propria madre, il che significa che non dovrete mai buttare via la cesta o la scatola dove i piccoli hanno vissuto i loro primi mesi di vita!

Il mondo felino non smetterà mai di meravigliarci, interrogarci ed intenerirci! Per scoprire tante altre chicche sul mondo dei nostri amici felini continuate a seguirci sul sito http://www.gattoniamo.it/

Al prossimo post! Miaooo!!!