AIUTIAMO I NOSTRI FIGLI A NUTRIRE AMORE PER LO STUDIO

I bambini che hanno genitori che gli stimolano ad essere curiosi, che gli propongono giochi istruttivi e leggono loro fiabe nel periodo pre-scolastico, crescendo si formano un bagaglio di conoscenze pregresse e di capacità tali da trovare l’attività di studio e apprendimento a scuola semplice e molto più interessante rispetto a quei bambini che non hanno questo tipo di formazione pregressa.

I genitori hanno un ruolo importantissimo riguardo l’influenza che hanno sui loro figli e su come questi crescendo riusciranno a crearsi delle relazioni, ad assimilare saperi, a stare al mondo.

Per queste ragioni, moti sono i pedagogisti che consigliano ai genitori di trascorrere del tempo conversando con i propri figli. Dedicando qualche ora alla conversazione ogni giorno è semplice per un genitore riuscire a farsi un’idea di quali sono le idee, i valori, gli interessi, i sogni, le difficoltà ed i bisogni di un figlio.

Accanto alla pratica del dialogo quotidiano, va però affiancata quella dell’ascolto. Infatti è molto importante, nel processo di formazione del proprio sé, che un giovane percepisca di essere ascoltato dall’adulto. Se il suo pensiero espresso ha un peso per i genitori, questo lo fa sentire importante e lo aiuta a maturare. Inoltre i genitori sono dei punti fermi nella vita di un figlio. Essi sono coloro che rispondono alle questioni che i giovani figli pongono, oppure gli aiutano nel cercare le risposte ai loro interrogativi, aiutandoli a costruirsi il proprio Sé, a dare un senso alla propria esistenza, a rispettare se stessi.

Molti sono i genitori che pensano che attività come andare allo zoo, in giro per musei, ricercare trucchi per curare il proprio aspetto siano tempo perso per i propri figli. In realtà esse possono essere attività valide tanto quanto occuparsi dei propri conti in banca, gestire le proprie risorse per le spese per la casa, ecc.

La cosa importante è che i genitori dovrebbero organizzarsi, riuscire a programmare tali attività, al fine di aiutare i propri figli a scoprire il mondo.

Alcune delle attività più comuni da poter condividere insieme ai figli possono essere:

  • Guardare insieme telegiornali e documentari;
  • Acquistare o affittare video educativi su diverse tematiche;
  • Dedicare delle giornate alla visita di musei di scienze, storia naturale, arte, zoo, giardini botanici, siti archeologici;
  • Fare gite in Parchi Nazionali, organizzare delle uscite in giro per il Paese;
  • Leggere insieme articoli di giornale e riviste;
  • Dedicarsi a vacanze istruttive;

La cosa più importante che un genitore deve sempre tenere a mente è che egli è il primo maestro di vita per il proprio figlio. I bambini nascono con il desiderio di imparare, ma sono i genitori che devono aiutarli a trovare i giusti canali per l’apprendimento.

Questo significa che le relazioni genitori-figli si fondano sulla comunicazione. Dobbiamo imparare a conversare con i nostri figli, spingerli a diventare delle persone curiose di conoscere il mondo e la vita.

Amare la scuola, e lo studio, non altro che il risultato del lavoro che le famiglie fanno sulla voglia di sapere e di conoscere dei propri bambini.

Angelo Franchitto