‘L’ho conociuta grazie a Fabrizio Frizzi…’: la confessione commovente di Alessandro Greco

Greco-Frizzi

Alessandro Greco ha conosciuto la moglie grazie Frizzi

Tra pochi giorni Alessandro Greco sarà alla guida della finalissima dell’80esima edizione di Miss Italia, la kermesse di bellezza più rappresentativa del nostro Paese. In una recentissima intervista rilasciata al magazine di gossip Oggi, il conduttore di Zero e Lode ha confessato che la sua storia d’amore con la moglie Beatrice Bocci ha avuto inizio grazie al compianto Fabrizio Frizzi.

La confessione del conduttore di Zero e Lode

Intervistato dal magazine diretto da Umberto Brindani, Alessandro Greco ha parlato del suo rapporto con il marito di Carlotta Mantovan. Il conduttore ha detto che Frizzi ha fatto da cupido perché allora presentava lui Miss Italia:

“Negli ultimi anni non la guardavo, ma ho sempre avuto a che fare con Miss Italia. Fabrizio Frizzi è stato uno zio per Alessandra, poi Fabrizio ha visto nascere il mio amore con Beatrice, poi ha avuto la stessa sorte lui con Carlotta. Per me questo è un disegno molto chiaro, ben preciso, di cui sono grato al Signore”.

Sia Alessandro che Fabrizio hanno avuto lo stesso destino per quanto riguarda l’amore Infatti anche l’artista capitolino che è scomparso nel marzo del 2018 a causa di un brutto male, si è sposata con una modella e giornalista che ha partecipato alla kermesse di bellezza. Poi orgoglioso di essere lui alla guida di Miss Italia, il marito di Beatrice Bocci ha detto:

“Per me è motivo di grande orgoglio. E sono convinto che Fabrizio abbia lavorato per questo incarico che è arrivato a me. E che ne sia molto contento”.

Alessandro Greco legato a Miss Italia

Beatrice Bocci si classificò seconda a Miss Italia 1994 e da qual momento in poi non si è più separata da Alessandro Greco. Quindi la kermesse diretta da Patrizia Mirigliani è stata sempre al centro della vita di quest’ultimo. Ecco le sue parole:

“Io mi sono preso la mia Miss Italia, la più bella di sempre, con lei ora ci siamo divertiti a vedere il disegno del destino, che ci porta indietro a rivivere la nostra esperienza proprio in questi ottant’anni del concorso.”