Nadia Toffa, un mese senza di lei
E’ passato circa un mese dalla morte di Nadia Toffa. Era lo scorso 13 agosto quando la conduttrice de Le Iene Show veniva a mancare a causa di un tumore cerebrale. Dopo alcuni giorni la famiglia della giornalista bresciana ha subito un’altra grave perdita. E’ deceduta anche la nonna, ossia la 97enne Maria Cocchi, non avrebbe retto al dolore per la perdita della nipote,ma la sua scomparsa è dovuta per una malattia.
Il calvario della giornalista bresciana
In questi ultimi anni in tanti si sono avvicinate a Nadia Toffa in particolare gente che come lei stava vivendo lo stesso calvario del cancro. Infatti quando la mattina del 13 agosto è stata diffusa la notizia della morte della 40enne, in tanti increduli si sono precipitati sui vari social network per scrivere dei commenti di cordoglio.
Era il dicembre del 2017 quando la iena ebbe un malore improvviso, mentre si trovava in un albergo triestino. Dopo il trasferimento di un ospedale di Milano la donna scoprì di avere un tumore e decise di rendere partecipi della sua battaglia un po’ tutti.
Si è sottoposta a due operazioni chirurgiche e varie sedute di radio e chemioterapia, ma purtroppo non sono serviti a salvarla. Dopo aver detto a tutti del suo calvario, sugli account social della Toffa sono arrivate centinaia di critiche da parte dei leoni da tastiera.
L’eredità di Nadia Toffa
“Ovviamente il cancro è una sfiga, ma che ho saputo trasformare in un dono per quel che riguarda la forza che ha saputo tirarmi fuori”,
questa è una delle frasi che aveva fatto arrabbiare i detrattori.
“Ciao carissimi amici, finalmente ci siamo liberati dei primi 40 anni… ricchi di emozioni anche grazie a voi, ma le emozioni certo non finiscono qui. Affronto le mie difficoltà ogni giorno con il sostegno della mia famiglia e degli amici”,
è questa l’eredità che Nadia Toffa ha lasciato a tutti noi. La conduttrice de Le Iene Show ha scritto anche un libro, uscito in tutte le edicole lo scorso ottobre, ‘Fiorire d’inverno’, che per la 40enne è un vero inno alla vita e alla lotta:
“Vorrei dire alle persone che ci guardano da casa di non mollare mai, perché non sono sole”.